Apprendiamo che la Commissione ambiente del Comune di Firenze ha recentemente approvato all’unanimità la mozione della consigliera Cristina Scaletti, volta ad adottare i principi proposti dal decalogo Siaaic (Società italiana di allergologia, asma, e immunologia clinica) per la prevenzione delle allergie. Così Firenze si candida capofila nei comuni italiani ad adottare questo protocollo.
Giustissimo e lungimirante, perché “a trarne un sicuro beneficio saranno poi le generazioni future” sottolinea Vincenzo Patella dell’Università di Salerno(Corriere di Arezzo, 05-giu-2015), però anche schizofrenico da parte del comune fiorentino.
Perché il Sindaco di Firenze, si preoccupa correttamente di alleggerire alle future generazioni il carico ambientale da pollini, ma non di quello ben più grave dovuto all’impatto delle diossine, dei metalli pesanti, del particolato ultrasottile, degli interferenti endocrini, che usciranno dal camino dell’inceneritore di Firenze!
Si tratta di sostanze, che sono per lo più cancerogeni certi, cioè non hanno un limite per quanto infinitesimo al di sotto del quale non vi è rischio oncogeno per le persone, ed epigenotossiche, a livello del feto e dell’embrione, cioè capaci di provocare danni alle future generazioni.
Non c’è nessun giardino anti-diossine possibile, c’è solo da NON impiantare l’inceneritore di Firenze!
Redazione
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