Che il progetto di nuovo aeroporto di Firenze fosse un semplice preliminare (o Master Plan), cioè qualcosa di molto approssimativo rispetto ad un progetto definitivo, lo avevamo già detto. Ora lo ha dichiarato anche il presidente Rossi nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, richiesta e ottenuta dal gruppo regionale Si Toscana.
Nella sua comunicazione il presidente Rossi non ha però aggiunto quanto i tecnici da noi interpellati hanno denunciato: che è illegittimo sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale un Master Plan perché la legge prevede che sia necessario un Progetto Definitivo, che è cosa ben diversa.
Anche per questo, il Nucleo di Valutazione, al quale partecipano tutte le strutture tecniche regionali (Arpat, Asl, settore Assetto idrogeologico, Pianificazione, Paesaggio, Prevenzione e sicurezza, ecc.), non ha approvato il progetto. Lo ha definito incompleto nei dati sui molteplici aspetti ambientali, contraddittorio perché si parla di pista di 2.000 ma anche di 2.400 metri, incoerente con la pianificazione urbanistica regionale e comunale. In breve, su ogni singolo aspetto del progetto vengono rilevate gravi criticità e incompatibilità.
Di fronte a questo, il presidente Rossi fa come se andasse tutto bene, e se la cava spedendo tutto il pacchetto a Roma: il Master plan redatto da Toscana Aeroporti e Enac e il parere del Nucleo di valutazione. Si limita a chiedere un Osservatorio ambientale, suscitando ilarità per non dire sgomento in chi ha ben visto quanto poco contino e quanto poco osservino in genere gli Osservatori ambientali.
Non una parola poteva ovviamente essere spesa, da chi ha dichiarato che indietro non si torna con una scelta già fatta, sul fatto che la pista non può essere dichiarata unidirezionale e quindi sorvolerà il centro della città di Firenze, con vibrazioni e rumore in aggiunta ai danni già sottolineati da molte realtà attive nella Piana, che si creeranno appunto nella Piana fiorentina, densamente abitata, dove la pista promette di peggiorare il difficile drenaggio idraulico, e dove è previsto il nuovo inceneritore.
Insomma, non potendo smentire i tecnici regionali, Rossi pilatescamente se ne lava le mani, salvo far sapere all’universo mondo tramite giornali e comunicazioni varie che, ci mancherebbe altro, lui è favorevolissimo alla realizzazione di quel progetto. Pardon, Master Plan. Resta da capire se al Ministero dell’Ambiente sarà dato più peso ai pareri tecnici competenti o alle dichiarazioni politiche in favore di telecamera.
*perUnaltracittà, laboratorio politico Firenze
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