La sovranità alimentare attraverso l’agricoltura contadina è la vera soluzione alla crisi climatica globale. L’agricoltura contadina alimenta il mondo e raffredda la terra.
I nostri governi, ormai completamente assoggettati alle multinazionali, privatizzano la ricchezza dei territori e socializzano devastazioni e povertà. Uniamoci per proporre e attuare nuove forme di convivenza sociale intorno alla terra basate sul mutuo soccorso e sulla gestione dal basso delle risorse.
Le esperienze di autogestione e di riappropriazione della terra nate intorno a Firenze, i comitati che attuano forme di cura spontanea del territorio e decine di contadini invitano tutta la popolazione ad una giornata di confronto, di contaminazione, di informazione e di organizzazione a sostegno del loro impegno per la sovranità alimentare nel quadro delle mobilitazioni mondiali promosse dalla Via Campesina in occasione del cop 21 di Parigi.
L’agricoltura contadina ha oggi un’ importanza fondamentale nel contribuire in modo sostanziale alla soluzione di alcuni grandi problemi che affliggono il nostro mondo. Anche nei nostri territori sono chiaramente visibili cambiamenti del clima e si riscontrano già i primi disagi sia nelle campagne sia nelle città. Ormai è certo come questi problemi, il cambio climatico, l’inquinamento e le terre aride non più produttive, siano originati da attività umane e non siano frutto di “fatalità”.
Pochi soggetti transnazionali traggono enormi profitti a danno della maggior parte della popolazione mondiale mentre i governi, ormai non più “sovrani” sui propri territori, continuano a non fare l’interesse della collettività che rappresentano e prendono provvedimenti contrari al bene comune come la vendita di terre pubbliche. Nonostante il grande contributo che sta dando l’agricoltura contadina, per la soluzione dei problemi sociali e climatici, continua ad essere ignorata se non addirittura messa “fuorilegge”, come proprio in questi giorni accade all’esperienza di Mondeggi che sta subendo un duro attacco da parte delle istituzioni che si trincerano dietro una pretestuosa retorica legalitaria.
Ore 10.00 Piazza della Santissima Annunziata (FI) durante il Mercato della Fierucola
Interventi degli agricoltori, presentazione di libri, laboratori pratici per grandi e piccoli
Ore 13.30 pranzo condiviso (portati forchetta, piatto, bicchiere e cibo da condividere)
Ore 15:30 ritrovo in piazza San Marco per il Corteo delle carriole
Abbiamo pensato alla carriola come uno degli attrezzi che accomuna chi lavora la terra. Portatevene una e riempitela con i temi o i prodotti che vi riguardano. Vogliamo fare una marcia pacifica nel centro di Firenze passando sotto i palazzi istituzionali per ricordare ancora una volta la realtà di pubblico interesse che rappresentiamo.
Non ci divideremo ancora una volta fra buoni e cattivi, non crediamo che i nostri nemici siano gli altri piccoli produttori e chi li sostiene. Si fanno leggi per cancellarci e si preparano accordi transatlantici (TTIP) per eliminare ogni possibile resistenza anche legale davanti ai profitti delle multinazionali. Non stiamo a guardare!
Promuovono: Mondeggi bene Comune, I’Rovo, Terre di Lastra Bene Comune, Collettivo d’agraria, O.C.A (orti collettivi autogestiti), Genuino Clandestino.
Per adesioni scrivere a: orius@inventati.org o giovannipandolfini@gmail.com
*Mondeggi Bene Comune Fattoria Senza Padroni
Mondeggi Bene Comune
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propongo all’esercito di miei colleghi pensionati nulla facenti di seguire il mio esempio.
Veramente ho cominciato da bambino
ho orto e giardino in città, orto frutteto e vigneto in campagna
Produco l’intero fabbisogno di verdure escluso carciofi e un po’ di insalata d’inverno
produco la frutta estiva ed il vino per me e per gli amici.
Tenendo accuratamente la terra, zappatura, drenaggi, scolo delle acque, eliminazione delle erbe infestanti (che servono per fare concime bio) presiedo il mio piccolo pezzetto di territorio,
facendo un’attenta raccolta differenziata. Uso gli umidi per fare concime, prendo aria e sole e mi arricchisco di vitamina D, di cui sono carenti tutti i vecchi come me, uso altri concimi tutti bio, non compro frutta di plastica. Quando lavoravo ho proposto che al di fuori dei centri edificati potessero costruire soltanto coloro che si impegnassero a presiedere il territorio, (cittadini con vero ed autentico spirito contadino) escludendo la cementificazione delle aree esterne al sedime dell’edificio, possibilmente monofamigliare, impedendo a qualsiasi tipo di impresa di costruire a titolo speculativo, ma soltanto su commissione dei conduttori sopraindicati. Benissimo le comunità che intendono recuperare il patrimonio esistente di terra e costruzioni rurali. Per chi non può avere tanto bene gli orti urbani autogestiti. La terra solo a chi ama la terra e solo a chi sa dimostrarlo