Inceneritori o andare su Marte: Giannotti allo sbaraglio

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Dato che le discariche di rifiuti potrebbero occupare tutta la superficie della terra, la soluzione sarebbe, secondo Quadrifoglio, o riempire di inceneritori il pianeta Terra o andare su Marte, promuovendo così anche le ‘energie rinnovabili’ ed il controllo climatico: ‘Firenze ha in programma di contribuire a questa buona causa’.

Non è uno scherzo, sta scritto nell’allegato ‘Florence Summary and Bio’, accluso all’invito al Convegno promosso da Livio Giannotti, Direttore Generale di Quadrifoglio, sul trattamento mondiale sostenibile dei rifiuti, che si tiene il 1 giugno 2016, alla Scuola di Ingegneria, in via S.Marta 3.

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Ospite d’onore, con grande eco di stampa fiorentina (Repubblica Firenze del 31 maggio 2016), un Professore americano Presidente di WTERT ( Waste-to-Energy), della Columbia University, che sviluppa ricerche accademiche per lo sviluppo dell’incenerimento dei rifiuti, che ha fra gli sponsor Covanta (industria che produce inceneritori) e che invita a portare i bambini a visitare gli inceneritori, che secondo lui sono un’attrazione!

Evidentemente Livio Giannotti ormai è alle corde: da una parte c’è la crescente opposizione popolare all’inceneritore di Firenze (vedi la marcia dei 20.000 del 14 maggio scorso e il Presidio nella Piana inaugurato il 29 maggio), dall’altra tutte le sue affermazioni vengono smontate sistematicamente da un punto di vista scientifico e culturale.

Fare l’inceneritore di Firenze è un controsenso da tutti i punti di vista: economico, sanitario, occupazionale, energetico, ambientale, paesaggistico, culturale. Non rimane che pensare a Marte!

*Gian Luca Garetti, medico, attivo in Medicina Democratica, Isde e perUnaltracittà

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Gian Luca Garetti

Gian Luca Garetti, è nato a Firenze, medico di medicina generale e psicoterapeuta, vive a Strada in Chianti. Si è occupato di salute mentale a livello istituzionale, ora promuove corsi di educazione interiore ispirati alla meditazione. Si occupa attivamente di ambiente, è membro di Medicina Democratica e di ISDE (International Society of Doctors for the Environment).

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