Aeroporto di Firenze, la stroncatura del TAR ferma la razzìa della classe padrona: Rossi e Carrai si diano pace

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Il Tribunale amministrativo regionale della Toscana entra (eccome!) nel merito dei ricorsi presentati da comitati e associazioni ambientaliste contro il nuovo aeroporto nella piana fiorentina e, con un dispositivo di oltre 70 pagine, annulla gli atti regionali che inserivano la nuova pista nella pianificazione territoriale regionale.

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I rilievi accolti dal TAR sono pesantissimi e inequivocabili:
– gravi lacune del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, evidenziate anche dal Nucleo Unificato Regionale di Valutazione;
– incompatibilità fra nuovo scalo aeroportuale e parco agricolo della piana;
– mancanza di valutazione degli effetti della nuova infrastruttura sulla qualità dell’aria e sul livello di pericolosità idraulica della piana;
– problemi non affrontati per la sicurezza dei voli, sia per il disturbo luminoso del traffico autostradale sia per il rischio di bird strike;
– incompatibilità con le ville medicee (Patrimonio UNESCO) presenti nella fascia pedecollinare prospiciente l’area della piana fiorentina.

Complessivamente la realizzazione della pista si tradurrà in altissimi costi ambientali e paesaggistici e comporterà la distruzione di aree di grandissimo valore ed un disastroso impatto sulle specie avifaunicole della piana. Una stroncatura definitiva, che fa il paio con quella del Nucleo regionale di valutazione che qualche mese fa ha giudicato il progetto sottoposto a VIA talmente malfatto da non poter nemmeno esprimere un parere.

Stupefacenti le reazioni del presidente Enrico Rossi e di Toscana Aeroporti spa, che in pratica scrollano le spalle e dicono “andiamo avanti lo stesso”. Forse non hanno capito che questa è una sentenza che – al netto di un possibile ricorso al Consiglio di stato – annulla gli atti impugnati, ed è esecutiva da subito.

Forse pensano di vivere già in un futuro in cui legittimità e correttezza di procedimenti e atti amministrativi, che dovrebbero garantire il rispetto di interessi collettivi e comuni nei confronti di arbitri e razzie dei potenti di turno, valgono qualcosa meno del due di picche quando l’uomo solo al comando decide.

E’ un futuro che stanno preparando, ma ancora non ci siamo, e il nostro territorio non è lì per essere depredato e sacrificato per gli interessi di qualche cerchio magico, neppure se a forma di giglio.

 

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perUnaltracittà

All'opposizione in Consiglio comunale a Firenze dal 2004 al 2014, la lista di cittadinanza perUnaltracittà è poi diventata laboratorio politico per partecipare alle vertenze sul territorio e dare voce alle realtà di movimento anche attraverso la rivista La Città invisibile.

3 commenti su “Aeroporto di Firenze, la stroncatura del TAR ferma la razzìa della classe padrona: Rossi e Carrai si diano pace”

  1. FIRENZE L’AEROPORTO E LA RAZZ(i)A PADRONA
    Caro Barone Rossi e Aviatore Carrai con tutta la Compagnia bella del “Giglio Magico” Spa DAHEVI PACE! TANTO…. Un Vi Si Fa Fare!!! Il territorio non è lì per essere depredato e sacrificato per gli interessi di qualche cerchio magico, neppure se a forma di giglio.
    CHIARO

  2. Giovanni Falaschi

    Molto bene. E i cittadini che fanno? E le manifestazioni che dovrebbero essere fatte chi le organizza? E tutto il casino che c’è in città come si contesta? Insomma: per le strade quando scendiamo?

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