Lo scorso 7 settembre il rettore dell’Università Luigi Dei si è recato al Ministero dei Trasporti per portare alla Conferenza di Servizi il parere favorevole (condizionato) dell’Ateneo alla realizzazione del nuovo aeroporto Vespucci di Firenze.
Veniamo a conoscenza della natura di questo parere solamente quando, in occasione del CdA straordinario di Ateneo del 14 settembre, su pressione delle rappresentanze sindacali, il rettore riferisce oralmente al Consiglio i punti principali del parere presentato.
Ci preme sottolineare come questo parere sia stato sviluppato e redatto dal rettore tenendo all’oscuro gli altri organi statutari di governo e indirizzo dell’Ateneo, il Consiglio di Amministrazione e il Senato Accademico, senza che alcuna discussione sul tema sia stata affrontata all’interno di essi.
Anche in occasione dell’informativa al Consiglio, il documento a supporto del parere, depositato alla conferenza di servizi, ha continuato ad essere mantenuto secretato anche agli stessi consiglieri di amministrazione, senza tener conto delle precise responsabilità del CdA (attribuite dallo Statuto di Ateneo) in materia di controllo, governo e indirizzo strategico.
Abbiamo immediatamente presentato al Ministero istanza di accesso agli atti e siamo in attesa di poter consultare il documento a supporto del parere e i verbali della Conferenza di Servizi, anche per poter acquisire pareri sulla legittimità del comportamento del rettore ai sensi dello Statuto e delle leggi dello Stato.
Con il suo comportamento il rettore ha estromesso gli organi collegiali e di rappresentanza dell’intera comunità accademica nel formulare un parere estremamente importante e dai potenziali risvolti patrimoniali e soprattutto politici.
Riteniamo lesivo dei principi di democrazia e trasparenza sui quali si fonda un Ateneo pubblico il non aver coinvolto – attraverso nessun canale – la comunità accademica.
A differenza di quanto viene riportato oggi in prima pagina sulle cronache locali, questa presa di posizione rappresenta una netta rottura con la politica portata avanti in precedenza dall’Ateneo. Le azioni condotte in precedenza, inclusa la presentazione dei ricorsi al Consiglio di Stato, si inserivano in un contesto di responsabilità del mondo scientifico-accademico nell’esprimere pareri autorevoli sull’impatto e le effettive necessità di un’opera pubblica; contesto ben più ampio della mera tutela degli interessi patrimoniali dell’Ateneo.
Non sono chiari i motivi che possono aver spinto il rettore a prendere questa iniziativa in maniera così poco trasparente e disordinata.
In un contesto di forti interessi connessi alla realizzazione di questa opera, il dubbio che pressioni esterne di natura politica possano aver influenzato l’operato del rettore ci appare lecito.
L’operato del rettore potrebbe aver definitivamente compromesso i rapporti di fiducia all’interno della comunità accademica, e per queste ragioni gli richiediamo di riferire pubblicamente in merito a questa vicenda, in particolare sulla decisione di non condividere il percorso decisionale con gli organi preposti.
Nel breve termine stiamo valutando, attraverso un’attenta analisi dei documenti in nostro possesso, la possibilità e l’opportunità di presentare un ricorso amministrativo.
Supportiamo inoltre l’idea di convocare, nelle prossime settimane, un’assemblea trasversale tra studenti, personale, professori e cittadini per discutere i temi connessi all’impatto dell’Aeroporto ed elaborare una posizione condivisa.
Studenti di Sinistra
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