Regolamento Polizia mortuaria, De Zordo: “La Giunta Renzi insiste con il cimitero dei "bambini mai nati"”

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2013-10-28 16:36:51

><div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: normal; background-color: #ffffff;">Dal testo sparisce solo la dicitura ma non l’individuazione dell’area di sepoltura per feti a Trespiano.<br /><br />Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo<br /><br />“La legge vigente consente già la sepoltura dei feti, ma Firenze è stata un’antesignana tra le città amministrate dal centro-sinistra a aver approvato -nel 2012- dalla Giunta comunale la realizzazione di un vero e proprio cimitero dei "bambini mai nati". Il nuovo Regolamento di Polizia mortuaria, approvato in Giunta e poi bloccato per mesi prima della discussione in Consiglio per le polemiche suscitate all’interno della stessa maggioranza proprio su questa norma, si è arenato una prima volta in Consiglio nel settembre del 2012. Proprio a causa dell’individuazione a Trespiano di una zona dedicata in particolare ai "prodotti abortivi" (così recita il Regolamento), la giunta si impegnò a modificare il testo che non sarebbe in quei termini stato approvato dalla maggioranza.</div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: normal; background-color: #ffffff;">Oggi viene presentato un testo da cui è scomparsa la sola dicitura ma che prevede comunque nel cimitero comunale di Trespiano "apposita area, come da planimetria allegata al presente regolamento" nella quale sono consentiti, come era nel testo originario, anche "l’installazione di copri fossa, monumentini e altri ricordi, in conformità delle previsioni previste in via generale per le inumazioni in area concessa a privati." Un vero e proprio cimiterino.<br /><br />Visto che già la legge nazionale con il decreto del Presidente della Repubblica (10/9/1990 , n 285) consente la sepoltura dei feti la domanda è: perché si vuole istituire un’area apposita dentro il cimitero comunale di Firenze? Che senso ha un vero e proprio cimiterino con monumenti e altri ricordi se non sancire il principio che un feto è una persona, con tutte le conseguenze giuridiche oltre che culturali che esso comporta?<br /><br />Non è un caso che la norma contenuta nel Regolamento approvato dalla Giunta di Firenze piaccia molto agli antiabortisti, dato che ha una forte valenza ideologica pro-life. E’ infatti evidente che questa norma del Regolamento fiorentino contrasta nettamente con la legge 194 e contraddice il principio stesso su cui questa si basa, qualificandosi come un vero e proprio attacco a una norma che difende un principio ancora troppo debole in Italia, cioè l’autodeterminazione delle donne. Inoltre, finisce inevitabilmente per colpevolizzare chi già affronta una scelta dolorosissima e abortendo compie una scelta legittima ma molto sofferta. Siamo sicuri che la posizione della Giunta Renzi corrisponda alla sensibilità del consiglieri e delle consigliere della maggioranza? Il tema, così delicato, è stato affrontato all’interno del gruppo consiliare del PD e chi in quel partito si era espresso contro questa norma ha avuto ascolto? Non sembra, a giudicare dal testo rimasto nella sostanza identico. Ci aspettiamo ora che siano coerenti e disponibili a votare un emendamento soppressivo.<br /><br />Chiediamo alla Giunta di ripensarci e nel frattempo annunciamo che presenteremo in Consiglio comunale un emendamento soppressivo al comma 7 dell’art 26 del Regolamento, e che lavoreremo a fianco di quella società civile che vede moltissime persone, donne e uomini, battersi in questa città, per l’autodeterminazione e la laicità”.</div>
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