Acqua privatizzata: "Persa un’occasione con la bocciatura della mozione di perUnaltracittà che modifica lo Statuto comunale"

  • Tempo di lettura:2minuti

2010-01-21 15:55:45

>[perUnaltracittà 21/10/2010] <strong>Perché il Pd fiorentino avalla le politiche berlusconiane sull’acqua?<br />La capogruppo: "Se davvero Firenze vuol difendersi dalla privatizzazione, gestisca l’acqua attraverso un’Ente di Diritto pubblico’"</strong><br /><br />“Per difendere l’acqua come bene pubblico occorre modificare lo Statuto comunale, riconoscendo il servizio idrico integrato come ‘servizio pubblico locale privo di rilevanza economica’ e prevedendone la gestione attraverso un Ente di Diritto pubblico”. E’ quanto sostiene Ornella De Zordo in merito al dibattito sulla difesa dell’acqua come bene pubblico, che oggi ha visto la bocciatura in Consiglio Comunale della mozione presentata dalla capogruppo di perUnaltracittà: “Firenze, bocciando l’atto da noi presentato che andava in questo senso, ha oggi perso un’occasione – ha aggiunto De Zordo – mentre già molti comuni di tutta Italia hanno avviato un percorso del genere, l’unico che consente che il servizio rimanga in mano pubblica. In questo modo, tra l’altro, i cittadini continueranno a veder lievitare le bollette di Publiacqua”.<br /><br />“Tutte le altre strade – ha spiegato la capogruppo di perUnaltracittà – sono palliativi e non servono a tutelare la nostra città dall’approvazione del DL 135/09, fortemente voluto dal governo nazionale, che di fatto da’ il via libera alla definitiva privatizzazione del servizio idrico, regalando l’acqua agli interessi delle grandi multinazionali. Si tratta di una questione che tra l’altro – ha precisato De Zordo – riguarda direttamente gli enti locali, che con l’approvazione della legge sono sottratti delle proprie sovranità in materia di erogazione dei servizi idrici”.<br /><br />Fra le altre cose la mozione chiedeva anche che il Comune di Firenze riconoscesse nel proprio Statuto l’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile oltre che come bene comune pubblico: "Continueremo a batterci per ottenere ciò – ha concluso De Zordo – ricordiamo che in Toscana sono state raccolte oltre 40 mila firme in calce ad una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione a livello regionale, e che grandi realtà come Parigi sono già andate in questo senso”.