Berlusconi a casa. Adesso una sinistra unita per ricostruire il Paese, per vincere anche il berlusconismo

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2006-04-11 15:13:00

><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/3864/2478/1600/puzzle-berlusconi.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/3864/2478/400/puzzle-berlusconi.jpg" alt="" border="0" /></a>La sofferenza che abbiamo patito in queste ore non deve assolutamente oscurare il conseguimento di un risultato storico per la nostra democrazia: Berlusconi non è più il Presidente del Consiglio, non potrà essere il prossimo Presidente della Repubblica, la Casa della Libertà non governerà più il nostro Paese. L’ultimo tassello del disegno eversivo della destra non è andato a buon fine. L’Italia di destra, il ventre molle del paese, è andata in massa a votare per Berlusconi e ha perso. Questo ci ha fatto soffrire, ma il valore di questa vittoria, seppur risicata, aumenta a dismisura. Chi ha scelto l’Unione è, seppur di poco, maggioranza.<br /><br />Adesso è importante eleggere rapidamente il Presidente della Repubblica, costruire un governo dell’Unione coeso e dalla parte del bene comune, condizione ineludibile per voltare radicalmente pagina. E’ necessario governare bene ma anche governare in maniera diversa. Per conseguire questo risultato è necessario saper fare politica in maniera diversa, dal basso, finendola una buona volta con la delega cieca ai leader di partito e alle loro apparizioni televisive.<br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Adesso tocca a noi, donne e uomini in carne e ossa.</span> Abbiamo il compito immane di ricostruire un Paese devastato economicamente e socialmente. Noi della sinistra dell’Unione abbiamo anche un compito in più. Stare insieme organicamente per fermare la deriva del berlusconismo che in questi anni ha avvolto la cultura politica italiana, non solo dentro Forza Italia.