2010-02-04 13:42:50
>[La Nazione Firenze, 04/02/2009]<br />Il primo sì al bilancio di previsione 2010 per Palazzo Vecchio è arrivato ieri sera dalla giunta. E poco dopo il sindaco Matteo Renzi ha illustrato i primi numeri della manovra finanziaria comunale: un’operazione da poco meno di un miliardo di euro. Poco meno della metà di spesa corrente. <br />Naturalmente si tratta di «un bilancio nuovo» che — il sindaco lo ribadisce più volte — non risponde alla tradizionale «logica dei tagli». In estrema sintesi «i tagli ci saranno soprattutto sugli sprechi» e non ce ne saranno per cultura e servizi sociali. «In entrambi i casi — ha detto Renzi — gli attuali standard qualitativi dei servizi non cambieranno». Inutile chiedere di più. Il dettaglio dei capitoli di spesa è rinviato ad altra data. Forse quando saranno prodotti gli atti ufficiali per consentire il voto ai consiglieri comunali. Fine febbraio, inizio marzo. <br />A proposito della cultura Renzi ha ricordato il successo del Capodanno 2010, i progetti per l’estate fiorentina e ha annunciato, per il 30 aprile, la notte bianca. Netta l’assicurazione sul sociale: «Sarà assolutamente garantito — ha detto il sindaco — Firenze è una punta di eccellenza per questo. Stiamo valutando soluzioni nuove, come i voucher per alcuni servizi, ma intanto il buon livello che c’è ora rimarrà». Sapremo più avanti a quanto ammontano gli stanziamenti, e se sono maggiori o inferiori a quelli dello scorso anno. <br />Di tagli, quindi, Renzi non vuol parlare, preferisce spostare il tiro sulla nuova filosofia della sua della manovra. «Sbaglia — ha specificato — chi pensa di poter confrontare le singole voci di bilancio. Abbiamo cambiato tutta l’organizzazione della macchina comunale. Questo è il bilancio di un Comune che vuole essere amico dei cittadini». <br />E non sono più precise le indicazioni per quanto riguarda le nuove entrate. Partiamo allora da alcuni dati certi: il capitolo relativo alle multe scende da 51 a 42 milioni di euro. Una scelta che Renzi rivendica. Così come è convinto che la chiave di volta della nuova amministrazione passi attraverso la politica delle alienazioni, cioè la vendita degli immobili di proprietà comunale. La presentazione dettagliata del piano è rinviata a stamattina. Ma la parola d’ordine è «razionalizzare». «L’amministrazione comunale — spiega — ha oggi 46 strutture sparse su tutto il territorio. Noi vogliamo mantenere in Palazzo Vecchio la sede di rappresentanza e concentrare tutti gli uffici periferici in un’unica sede. Pensiamo all’ex Multiplex». <br />Renzi pensa di realizzare dalla vendita delle 46 strutture circa 110 milioni di euro che faranno parte della più complessa operazione ‘vendite’ che assomma in totale a 400 milioni di euro. «L’opposizione ci accusa di vendere qualcosa perchè abbiamo meno soldi dalle multe: non è così. Abbiamo fatto una scelta precisa». <br />Dettagli rinviati a stamani anche sui 47 milioni di euro che il bilancio assegna alla risistemazione delle strade cittadine. E ai 12 milioni necessari alla gestione della tramvia.<br />Spiccioli di indicazioni anche su qualche altro tema portante del bilancio: per esempio gli Swap. «Abbiamo iscritto perdite per altri 5,7 milioni di euro nel preventivo 2010 — sostiene il sindaco — è una cifra che non ci convince. Voglio rinegoziare tutti i mutui». Operazione non semplice visto che disdire tutti i mutui contratti fino a questo momento comporterebbe per Palazzo Vecchio una spesa di oltre 53 milioni di euro. <br />Qualche taglio però Renzi lo ha annunciato: il 10 per cento per l’ufficio del sindaco, un altro 10% su consumi e utenze generali di tutto il Comune, anche sulle auto del Comune, altra riduzione generalizzata di circa 1,5 milioni di euro sulla voce «acquisti». <br />E ancora: «Recupereremo un milione di euro — ha insistito — dalla gestione degli spazi per la pubblicità». Altri tre milioni dovrebbero arrivare dal nuovo piano della sosta (pronto fra quindici giorni). Partirà a giorni una consultazione fra i cittadini per verificare la reale disponibilità all’affitto del parcheggio «viola» sotto casa. <br />Sette milioni di euro, invece, arriveranno dalla Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico. «Saremo molto più rigidi con i cantieri aperti per le ristrutturazioni edili — ha specificato Renzi — stabilito il termine dei lavori, chi non lo rispetterà dovrà pagare cifre molto più alte. <br />Un altro milione sarà recuperato dalla diversa modulazione delle tariffe (più alte per i più ricchi naturalmente). <br />Ultima cifra ‘sparata’: 11 milioni di euro. Pioveranno dagli oneri di urbanizzazione prossimi venturi. Il piano strutturale, ancora in fase di stesura, ci dirà come. <br />di Paola Fichera

Redazione

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