2010-02-02 10:36:52
>[Il Giornale della Toscana, 02/02/10] <br />Rivoluzione, atto primo. È la sintesi perfetta dell’annunciata (dal sindaco Matteo Renzi) nuova viabilità che da qui al 21 marzo «regalerà» a Firenze la tramvia. Il debutto dei due mesi di fuoco (con la fondamentale tappa intermedia del 14 febbraio, data di inaugurazione della linea 1 Scandicci-Stazione), regala però i primi effetti (negativi) sul traffico. Liberata via Alamanni, tutto il traffico ieri si è condensato su via della Scala, grazie anche ai lavori di ri-asfaltatura che hanno ridotto le corsie a una soltanto. Il risultato? Autobus incolonnati, ritardi e passeggeri ignari degli spostamenti di linee e capolinee. Eh sì perché ad esempio gli autobus 9, 14, 26, 27, 72 sono stati trasferiti in via Alamanni, ma pochi lo sanno. Il Comune, infatti, come avevamo già avuto occasione di scrivere, non si è curato di avvertire i cittadini, e la comunicazione è stata demandata a semplici pannelli color viola lasciati alle fermate che avvertono dello spostamento. Il Comune dovrebbe prendersi le sue responsabilità». E la vicenda finisce anche in consiglio comunale. Il consigliere del Pdl Marco Stella definisce «improvvisata e approssimativa la riorganizzazione del traffico» e in una domanda di attualità chiede «se sono state effettuate delle simulazioni dei flussi di traffico con la nuova riorganizzazione » della mobilità conseguente all’entrata in funzione della Linea 1 della tramvia il prossimo14 febbraio. Stella, inoltre, chiede «se la nuova riorganizzazione è stata presentata nella Commissione Consiliare ambiente, vivibilità urbana e mobilità», se «è stata concertata con i soci di Ataf» e «quando sarà presentato il nuovo piano della sosta». Anche l’esponente dell’opposizione, Ornella De Zordo (capogruppo di Perunaltracittà) si scaglia contro la riorganizzazione della viabilità di Palazzo Vecchio e e dice «no alle improvvisazioni ». Il rischio, secondo De Zordo, è che i provvedimenti adottati congestionino la zona di Porta al Prato. «Per questo vogliamo sapere se, alla luce delle modifiche – aggiunge la capogruppo di perUnaltracittà – l’amministrazione abbia effettuato delle simulazioni per verificare i flussi di traffico e i tempi di percorrenza nell’area di Porta a Prato e Leopolda e in via Alamanni- Stazione. Non vorremmo che decongestionando in questo modo la stazione di Santa Maria Novella si replicasse oggi l’operazione piazza Duomo, dove per liberare una zona dal traffico si è criticizzata la situazione nella cerchia dei viali». Come se non bastasse, i Cobas Ataf annunciano battaglia sul controllo a bordo degli utenti senza biglietto dopo le 21 (provvedimento annunciato di recente dal presidente Filippo Bonaccorsi). I Cobas, come si legge in una nota diffusa dal sindacato ieri pomeriggio, si dicono contrari al fatto che gli autisti, nell’esercizio delle loro funzioni, si debbano trasformare in controllori, facendone anche una questione di sicurezza e incolumità dell’autista stesso. «Caro Presidente, venga lei dopo le 21 a impedire all’utenza senza soldi e senza biglietto di salire sul bus, perché noi non lo faremo », è il messaggio conclusivo dei Cobas. <br />Michele Morandi
