2010-01-23 08:59:31
>[La Nazione Firenze, 23/10/2010] Da questa mattina le porte della chiesa valdese di via Micheli si chiuderanno per i rom accolti dopo lo sgombero dell’area ex Osmatex. «Abbiamo ospitato queste persone per una settimana – ha spiegato il vicepresidente della diaconia fiorentina Alessandro Sansone – ma ora non è più possibile andare avanti. Stiamo cercando di trovare soluzioni temporanee per loro in strutture ricettive quali affittacamere ed ostelli ma troviamo molta difficoltà e in molti ci hanno già detto no. Siamo disposti ad anticipare le spese per questi alloggi così come a pagare le spese di ritorno in Romania per chi lo volesse. Abbiamo poi prospettato la possibilità per una ventina di persone di essere accolte nella nostra struttura di Reggello ma la proposta non è stata accettata da tutti». Secondo i numeri diffusi dagli esponenti della chiesa valdese sarebbero 72 i rom che hanno dormito tra le navate della struttura di via Micheli mentre altri sarebbero stati accolti nella foresteria di via dei Serragli: «La Regione – ha continuato Sansone – si è dichiarata disponibile a collaborare in termini economici ma è chiaro che non possono dare soldi alla comunità valdese: il sostegno è subordinato alla possibilità che un Comune collabori per un progetto di accoglienza ma, per ora, abbiamo ricevuto solo risposte negative: per due volte abbiamo provato a contattare il sindaco di Sesto, Gianassi che però si è sempre fatto negare mentre l’assessore al sociale di Firenze Stefania Saccardi ci ha detto che il Comune non voleva essere coinvolto istituzionalmente in questa vicenda». Secondo Debora Spini presidente del concistoro valdese a Firenze «la chiesa valdese a questo punto non può fare molto di più senza l’intervento della politica e delle istituzioni. Ci stiamo muovendo ma cerchiamo anche l’appoggio di altre associazioni e realtà». Associazioni, ad esempio, come la Caritas: «E’ stata contattata nei giorni scorsi – ha spiegato Sansone – ma ci è stato detto che non avevano disponibilità per l’accoglienza». Mentre si parlava di loro un gruppo di rom sgomberati dall’ex Osmatex stazionavano sulle panche della chiesa valdese: «Fra loro – ha sottolineato il pastore Pavel Gajevski- ci sono casi molto difficili: una donna al sesto mese di gravidanza è stata portata via oggi per una grave emorragia e un bambino di dodici anni dovrà essere operato lunedì al Meyer». In chiesa ad assistere alla conferenza stampa anche l’assessore regionale alla cooperazione internazionale Massimo Toschi. Il sindaco Gianassi intanto, pesantemente chiamato in causa, non replica in attesa della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica previsto per lunedì in Prefettura che si occuperà del caso Osmatex. L’assessore alle politiche sociali del Comune di Firenze Stefania Saccardi invece ha annunciato un intervento da parte dell’amministrazione: «Nonostante non siamo certi degli effettivi numeri dei presenti nell’area Osmatex e nonostante siamo invece certi che ci sono stati fenomeni di trasmigrazione da strutture di accoglienza fuori Firenze alla chiesa valdese – ha detto – il Comune di Firenze interverrà mettendo a disposizione dieci posti letto e anche un contributo economico per i carichi che si è assunta, con generosità la comunità valdese. Certo, il Comune poteva essere coinvolto prima. Ho parlato più volte con la chiesa valdese e non ho mai detto che non mi sarei occupata di questa vicenda su cui, comunque, c’è stata una certa strumentalizzazione».<br />di SANDRA NISTRI

Redazione

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