Il cinema ha una Casa ma non lo sa ancora

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2010-02-02 10:28:12

>[La Nazione Firenze, 02/02/10] <br />La Regione paga all’Odeon 300mila euro all’anno. <br />La Casa del cinema? Non pervenuta. E’ il progetto della Regione che vuole raccogliere, in un solo luogo, una serie di eventi di cultura cinematografica: anteprime, rassegne, festival, incontri con attori e registi, film che non avrebbero accesso al normale circuito commerciale. La sede è stata individuata da tempo: da ora, e per i prossimi tre anni, al cinema Odeon, gioiello di architettura Liberty nel centro di Firenze. Da quando? Da ieri. Ma allora c’è stata l’inaugurazione, ieri sera? No. Per la verità, al cinema Odeon negli ultimi mesi c’è stata un’attività da “casa del cinema”, con i festival fiorentini raccolti tutti lì, e le anteprime dei film di Tornatore e di Virzì. Ma, da ieri, che cosa cambia? Da ieri, i cinque dipendenti del cinema sono passati alle dipendenze della Regione, o meglio della Fondazione sistema toscana, entro cui è confluita la Mediateca regionale. Sempre da ieri, parte il contratto d’affitto per il quale la Regione paga i proprietari del cinema Odeon, la famiglia Germani Si tratta di 300mila euro l’anno per tre anni. Da ieri, la Fondazione sistema toscana gestisce, a tutti gli effetti, il cinema Odeon. Ma il programma? E il direttore chi è? E soprattutto, perché sono partiti «in punta di piedi», come ha ammesso la direttrice della Mediateca regionale, Stefania Ippoliti? In pratica, nei prossimi giorni vedremo alcuni film in lingua originale, e stasera la prima proiezione della rassegna sul cinema del Medio oriente. Ma per un progetto dalle grandi ambizioni è poco. <br />Dunque? «Dunque, non ci sono misteri», dice l’assessore alla cultura della Regione, Paolo Cocchi. «Siamo in pieno start up perché la Fondazione sistema toscana si è fusa da pochissimo con la Mediateca. Ma proprio da pochi minuti ho finito un incontro con il presidente della Fondazione, Claudio Frontera. Abbiamo definito tutti gli aspetti del progetto: il 22 faremo una conferenza stampa di presentazione della Casa del cinema, nella quale sarà esposto il business plan». E il programma ? «Non è quello che vedete adesso. E’ tutto pronto, ma è ancora nel cassetto. Oggi si terrà il primo consiglio di amministrazione della Fondazione: verrà nominato il direttore generale per il cinema». Chi dirigerà dunque la Casa del cinema? Le voci sono queste: non ci sarà un direttore artistico, responsabile delle scelte culturali, dei programmi, degli attori da invitare. Queste scelte saranno interne alla Fondazione, che si avvarrà di uno o più collaboratori esterni, per i rapporti con i distributori, per il movimento delle pellicole eccetera. Il ritardo è tutta colpa della fusione. Ma, chiediamo a Cocchi, con le elezioni regionali ormai alle porte, che cosa cambia? «Assolutamente niente. Ho parlato con il candidato del Pd, Enrico Rossi, e procediamo in consonanza anche su questo progetto. Questo è un piano a lungo termine. Se la Regione ha comprato il Teatro della compagnia per farci la casa del cinema dal 2013, non è mica un capriccio mio!». Quindi, non resta che aspettare. Con una avvertenza. A cittadini e spettatori non importa troppo sapere quanto l’affitto dell’Odeon sia o meno fuori mercato, come sostiene Stefano Stefani. E neppure se non sarebbe meglio puntare subito sul Teatro della Compagnia, di proprietà della Regione, e a costo zero. Si è voluto l’Odeon, perché è un gioiello, perché è in centro, perché è chic. Ma adesso questa macchina va fatta correre. L’Odeon, come cinema normale, da adesso è chiuso. Al suo posto, c’è la Casa del cinema. Che sia qualcosa di bello. <br />Giovanni Bogani

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