Renzi aumenta Cosap e mense. Tagli drastici a cultura e sociale

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2010-02-02 10:49:03

>[Il Giornale della Toscana, 02/02/2010]<br />Tagli e nuove tasse per 14 milioni di euro. È quanto prevede la manovra di Bilancio 2010 del Comune di Firenze, che verrà approvata in giunta domani. Le indiscrezioni sono trapelate dalla lunga riunione avvenuta ieri mattina, a Palazzo Vecchio, tra il gruppo consiliare del Pd e l’assessore Angelo Falchetti. La discussione del bilancio, aveva promesso il sindaco Matteo Renzi, sarebbe dovuta avvenire il 26 gennaio, ma è stata rimandata per problemi interni alla maggioranza. L’approvazione dovrebbe avvenire domani pomeriggio, ed essere illustrata subito dopo da Renzi alla stampa. In base all’incontro di Falchetti con i consiglieri è emerso che a pagare la metà dei 14 milioni che mancano per pareggiare il bilancio saranno, ancora una volta, le categorie produttive. Sono 7, infatti, i milioni in più previsti dall’aumento della Cosap, il canone dovuto per le occupazioni permanenti o temporanee realizzate su strade e piazze, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, e sulle aree private soggette a servitù di pubblico passaggio. A pagare, cioè, sarebbero commercianti e ambulanti, maanche chi ha un passo carrabile. Altri 2 milioni di euro Palazzo Vecchio conta di recuperarli da tagli al sociale e alla cultura; un milione dovrebbe arrivare dal recupero dell’evasione fiscale sulla pubblicità e un altro milione dall’aumento delle rette delle mense scolastiche per i cittadini a reddito alto. Fanno 11 milioni. Ne mancherebbero tre, per arrivare a 14. Secondo alcune fonti, i 3 milioni di euro mancanti arriveranno dalla riorganizzazione della sosta, o meglio da quel provvedimento noto come “strisce viola”, che consiste nella cessione a privati cittadini di 8mila posti auto, per 1500 euro all’anno. Si tratterebbe dunque di un introito di 12 milioni annui per le casse del Comune, ma visto che il provvedimento non sarebbe esecutivo prima dell’estate, verrebbe messo a bilancio solo un quarto dell’introito previsto per il 2010, ovvero 3 milioni. Che il piano della sosta vada in porto, però, è tutto da vedere. Non pochi consiglieri del Pd, infatti, hanno fatto notare a Falchetti, come già avevano fatto nei giorni scorsi con Renzi e l’assessore Mattei, di essere contrari alle strisce viola, per due motivi: non discriminare i cittadini in base alle possibilità economiche, e non vendere il suolo pubblico ai privati. L’assessore Falchetti, secondo quanto emerso, ha anche confermato ai consiglieri del Pd la volontà del sindaco di procedere con il piano di alienazioni di immobili comunali. Sono decine le proprietà che il Comune vuole vendere per far quadrare i conti. Palazzo Vecchio si aspetta di ottenere, dalle alienazioni, una cifra che oscilla tra i 32 e i 40 milioni di euro, per il 2010. Tra i beni che il Comune vorrebbe cedere, ci sono le due discoteche delle Cascine, il Meccanò e il Central Park, il Palazzo Coppi di via Buonarroti, l’ex Istituto dei ciechi in via Nicolodi, l’ex Scuola Elsa Morante in via Chiantigiana, la sede della sicurezza sociale in viale De Amicis, gli uffici della direzione mobilità in via Marconi e quella della direzione servizi tecnici in via Giotto. In “stand by” l’alienazione dei due beni più “pregiati”, l’ex Meccanotessile e la sede della Mercafir. Una recente sentenza della Corte Costituzionale, infatti, obbliga gli enti locali a vendere gli immobili solo dopo aver fatto un cambio di destinazione d’uso. Palazzo Vecchio possiede oltre 16 mila tra case, palazzi, fondi, terreni, per un valore stimato in un miliardo e 420 milioni di euro. Quel che è certo è che il Comune dovrà vendere una parte di questi beni per far quadrare i suoi bilanci ed evitare altri tagli. <br />Fabio Scaffardi

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