2010-01-24 21:58:15
><p style="margin-bottom: 0cm;">[La Nazione Firenze, 24/01/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">«Finalmente dissequestrato il canile del Termine». Esordisce così una nota, firmata dal presidente dell’Unione Amici del cane e del gatto Cosetta Mazzoni e dal consiglio dell’associazione, che commenta l’esito del processo conclusosi, nei giorni scorsi, con la condanna a un anno e mezzo di reclusione per l’ex responsabile dell’associazione Alberto Alberti (nella foto), l’assoluzione di Cosetta Mazzoni e la condanna a tre mesi di reclusione per un’altra volontaria del canile. Nonostante la condanna, pesante, ad Alberti, l’associazione prende comunque atto con soddisfazione di alcuni elementi emersi dal processo di primo grado: «La sentenza – si legge infatti nel comunicato – ha chiaramente dimostrato l’insussistenza di tutte le imputazioni contestate a Cosetta Mazzoni e di ben sette delle dodici imputazioni contestate ad Alberti. Apprezziamo molto che il Tribunale abbia, infine, fatto piazza pulita dell’accusa più infamante per una associazione come la nostra: il maltrattamento degli animali. Manifestiamo invece il nostro profondo sdegno per la condanna, altrettanto infamante, per appropriazione indebita dei fondi dell’associazione, dell’ex presidente Alberti, il cui impegno costante e quotidiano a favore degli animali abbandonati testimonia per lui, oltre ogni ragionevole dubbio, la sua più completa estraneità da tale accusa, odiosa quanto superficiale».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La sentenza del Tribunale ha disposto anche il dissequestro del canile dopo quattro anni esatti: il provvedimento di sequestro della struttura di via del Termine allora gestita dall’Unione amici del cane e del gatto infatti venne disposto nel febbraio del 2006, insieme a quello di Campi Bisenzio, in seguito ad una ispezione, in forze, di polizia, Nas e vigili urbani. Da questa data fra l’altro la custodia del canile è passata a diversi enti, associazioni e, per un periodo è stata in carico anche alla polizia municipale di Sesto. Se sul versante giudiziario si è arrivati ad una prima conclusione resta invece apertissima per il canile, la questione degli abusi edilizi per i quali il Comune di Sesto ha disposto l’abbattimento: nel febbraio scorso fra l’altro anche il Consiglio di Stato, dopo il Tar, aveva dato ragione all’amministrazione sestese sulla vicenda della demolizione dei manufatti abusivi del canile del Termine respingendo l’istanza di sospensiva presentata dall’Unione Amici del cane e del gatto nei confronti della sentenza emessa, il 20 ottobre 2008, dal Tar della Toscana.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Sandra Nistri</p>
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