2008-11-16 10:11:00
>Una nuova vertenza dal basso sta per esplodere nel territorio fiorentino. Ancora una volta a difesa dei diritti dei più deboli. I forti sono un Sindaco (forse due) e i soliti costruttori. I deboli hanno 4 zampe, ma insieme a loro ci sono più di 1000 volontari che da anni li curano e li accudiscono. Si sono costituiti in Associazione, l’ "Unione degli amici del cane e del gatto"e chiedono una soluzione per salvare i 300 cani e 100 gatti ospitati al Canile del Termine proprio al confine tra i comuni di Firenze e Sesto Fiorentino. Una richiesta da sostenere per più motivi. Intanto andrebbero capite le motivazioni che stanno dietro l’ordinanza di demolizione di un Canile che viene accusato di abusi edilizi anche se tutte le prescrizioni per gli edificati sono rispettate, come dimostra una perizia dettagliata. Poi non si comprende la brutalità con cui il Sindaco di Sesto dichiara di voler demolire tutto con le ruspe disperdendo gli animali nei diversi canili d’Italia senza accettare incontri e confronti. Visto che l’area è contigua all’areoporto, e quindi non edificabile, cosa spinge a tanta ostinazione? Non sarà mica il fatto che è al confine del megacomplesso di Castello, di proprietà Ligresti-Fondiaria che certo non gradirebbe la contiguità tra edifici di lusso e il canile? E comunque l’Amministrazione comunale, lei sì inadempiente per non aver costruito un canile come la legge richiede (L43/95), sarà disponibile a individuare un terreno sul quale edificare una nuova struttura dove trasferire gli ospiti del Termine? Una cosa è certa, i tanti volontari e chi li sostiene non si arrendono, hanno già raccolto 200.000 firme e sono scesi in lotta al grido: "Giù le mani dal Canile".

Redazione

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