Quel ponte sull’Arno

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2008-03-14 16:11:00

>Parliamo della Linea 1 della costruenda tramvia che collega Scandicci a Firenze, l’unica linea cantierizzata finora, considerata più semplice rispetto alle altre due. Doveva essere finita nel 2007, poi nel 2008, ora si dice nell’estate del 2009. Due anni di ritardo su due e costi quasi raddoppiati: da 122 milioni a 226 milioni di euro, per ora. Varie le cause dei ritardi in corso d’opera, dalla necessità di smorzare le vibrazioni, ai problemi con i sottoservizi e ora anche quel benedetto ponte sull’Arno. Sembrerebbe finito, già visibile in corrispondenza del parco delle Cascine. E invece no. Uno dei due piloni in cemento armato potrebbe essersi lesionato durante i lavori di posa. Come è possibile? Tutto è possibile in una città in cui ogni singola opera pubblica, parcheggi o sottopassi che siano, una volta fatta ha avuto bisogno di correzioni e rettifiche. Torniamo al ponte: il pilone incriminato è stato piantato fuori asse, si è piegato, quindi è stato tolto e poi riposizionato. I collaudatori però non hanno dato il certificato di “durabilità” perché complicati calcoli dimostrano che potrebbero essersi verificare microfissurazioni deleterie per il futuro del ponte. Troppo facile dire che interventi analoghi vengono fatti in tutto il mondo senza la serie interminabile di errori di pianificazione, progettazione e persino costruzione. Il fatto è che raramente si riscontra un tale concentrato di incapacità e approssimazione. E invece di rispondere con arroganza alle critiche, gli amministratori fiorentini dovrebbero pensare seriamente a cambiare qualcosa, se ci riescono, perché l’unica cosa certa è che così non funziona. E sempre meno i cittadini accettano di pagare gli altissimi costi dei loro errori.

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Redazione

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