Tranvia, il caso Arci/Le Panche e gli spazi di democrazia

  • Tempo di lettura:2minuti

2008-02-12 11:36:00

><strong></strong>Assistiamo francamente un po’ sgomenti e preoccupati all’invelenirsi del clima politico all’approssimarsi della scadenza referendaria. Forse era prevedibile, ma una notizia proprio avremmo voluto non sentirla mai: una casa del popolo (le Panche) che nega lo spazio per un dibattito ai comitati dei cittadini. Interpellati dalla stampa i responsabili della casa del popolo affermano: "Non ci avevano comunicato prima il tema, l’Arci è da sempre a favore del tram". Non regge nemmeno la motivazione per cui si sarebbe dato spazio alla destra: sappiamo tutti quanto distanti siano le opzioni e le politiche della destra cittadina da quelle di gruppi organizzati di cittadini che da anni si occupano con passione e competenza delle vertenze e dei problemi fiorentini.<br />Indipendentemente dal consenso sulle singole questioni, pensiamo che sia un pericoloso cedimento sul piano della democrazia e della partecipazione il negare questo spazio: Firenze vanta, a ragione, un ricco tessuto di associazionismo in città, e anche di spazi che tengono vivo il dibattito politico e l’iniziativa dei singoli e dei gruppi. Questa caratteristica deve essere difesa, da tutti, sarebbe inconcepibile una censura come quella che si prefigura, un tentativo grave e pesante di tacitare voci di dissenso rispetto all’egemonia politica cittadina, che sempre meno con la città stessa si confronta: un atto pericoloso per la tenuta del dialogo democratico in città. Ci auguriamo che questa decisione venga modificata e che il previsto dibattito del 12 febbraio si possa svolgere regolarmente, senza censura.

The following two tabs change content below.

Redazione

Il gruppo di redazione della rivista edita da perUnaltracittà