2010-01-13 23:00:00
><p>Anche nel nostro territorio migliaia di lavoratori perdono oggi il posto di lavoro. Non è un problema locale, ma qualcosa si poteva e si doveva fare, da parte degli Enti locali, vista la prevedibilità di questi effetti devastanti. Le conseguenze di questo modello economico erano state previste più di dieci anni fa da studiosi e tecnici dell’altraeconomia; proprio quelli che venivano ricevuti qui a Firenze in più occasioni con il plauso della classe dirigente locale. Che ha grandi responsabilità nel non aver recepito l’allarme lanciato. Oggi, quella stessa classe politica non può che verificare i danni che puntualmente si sono verificati.</p>
<p>E al massimo tentare di ridurre il danno, cosa non facile. La Seves, come Decoritalia – ma anche le tante micro imprese che chiudono i battenti senza che nessuno se ne accorga – sono l’emblema di un sistema malato: aziende in attivo che vengono chiuse perché la proprietà rincorre il massimo profitto a qualunque costo. Esempi lampanti – pur se circoscritti – della incapacità della politica a governare l’economia.</p>
<p>Al contrario, le amministrazioni hanno esternalizzato i servizi, lasciato che le corporations entrassero nelle aziende partecipate (vedi Publiacqua), svenduto quote di aziende che offrono servizi (vedi Aeroporto di Firenze), non hanno salvaguardato neppure l’Azienda di trasporto pubblico locale Ataf. Firenze ha vissuto una stagione irripetibile dal punto di vista dell’analisi della globalizzazione. Oggi prendiamo atto che non è servita a niente.

Redazione

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