2010-02-15 08:50:43
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<p style="margin-bottom: 0in;">[La Repubblica Firenze, 15/02/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Dice che per un tram che si inaugura vale la pena muoversi da Parigi. E´ stupito dell’«inimmaginabile successo popolare del tram Scandicci-Firenze». Spiega che «adesso si deve fare subito la linea 2 e progettare un intero sistema che comprenda tram, bus elettrici, bus che portano alla tramvia, ferrovia metropolitana». Chi parla è Pierre Mongin, il presidente di Ratp che lascia capire di essere disposto a partecipare «se utile». l signore francese che saluta il tram fiorentino è a capo di una società che solo nell´Ile de France, ovvero Parigi e dintorni, trasporta 10 milioni di passeggeri al giorno, più di tre miliardi l´anno. Come due intere Cine, su due treni della Rer, 220 chilometri di metrò, 4.500 autobus guidati da 14.000 autisti e tre linee di tramvia che diventeranno 8 per 80 chilometri entro il 2014. «Il tram, sconfitto negli anni ´30 dalla lobby delle auto – dice – oggi è tornato come il più moderno antidoto a una mobilità insostenibile». Insieme a Jean Marc Janaillac, presidente di Ratp Development, Mongin festeggia la partenza della T1 in cui Ratp non ha parte secondaria perché è socia al 25% della Tram di Firenze che costruirà via project le linee 2 e 3, ma ha anche la maggioranza di Gest, la società di gestione di tutte e tre le linee, per ora della T1. Dopo tre ore di colloquio, sabato scorso, con il sindaco Renzi, dichiara che la sua società «è disponibile a collaborare a qualsiasi progetto di mobilità a Firenze e in Toscana purchè ci venga chiesto e tutti siano d´accordo». Come dire, se ci volete eccoci, siamo pronti con la nostra esperienza a occuparci di tram, treni metropolitani, bus. D´altra parte Mongin spiega che Ratp si sta espandendo, ma che preferisce farlo concentrandosi dove già è: in Toscana in Tram di Firenze, Gest, Li-Nea, Autolinee toscane, i treni di Lfi a Arezzo.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">T1 è il primo tram che Ratp gestisce fuori Francia. «Il successo dimostra come questa linea fosse necessaria – dice Mongin – Rappresenta un vero cambiamento per Firenze, l´inizio di un´epoca nuova: dalla città storica alla città metropolitana moderna in cui si rinsalda il legame tra centro e periferia attraverso un mezzo di trasporto pratico, non caro, ecologico e molto sicuro». Ma non basta, la tramvia o fa parte di un sistema o non funziona. «Ora bisogna fare immediatamente la linea 2 altrimenti salta tutto l´equilibrio economico – dice il presidente di Ratp – Appena il Comune approverà il progetto esecutivo, le banche sbloccheranno i finanziamenti. I cantieri daranno lavoro. Ne ho parlato con il presidente della Toscana Martini: è una grande occasione, gli ho detto, perché non capita spesso di trovare in tempi di crisi un progetto già finanziato come questo». Il ministero ha dato il via al tratto Peretola-stazione, per finire c´è solo da progettare entro il 26 luglio la variante al passaggio dal Duomo, che Bondi e Matteoli non vogliono e che Renzi ha cancellato. «Noi abbiamo detto al sindaco che siamo disponibili a collaborare anche su questa variante», dice Mongin.</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Il presidente di Ratp spiega come «non si possano però fare tramvie in tutta la città, che si deve scegliere alcuni assi portanti e poi organizzare intorno a questi un sistema globale che comprenda tutto, dai bussini elettrici ai bus che portano al tram, alla ferrovia metropolitana che, una volta liberati i binari ferroviari dal tunnel dell´alta velocità, avrà a disposizione 18 stazioni da riorganizzare all´interno e all´esterno in modo da trasformarle in stazioni per brevi distanze». Un sistema in cui Mongin dice di essere pronto a «inserirsi ma mai a imporsi». Ratp potrebbe comprare azioni Ataf? «Il sindaco non me ne ha parlato» è la risposta. Ma non nega che, se si presentasse l´occasione, tramite regolare gara, Ratp non si tirerebbe indietro. Come forse non disdegnerebbe, se Trenitalia fosse d´accordo, di gestire una specie Rer fiorentina, ovvero i treni metropolitani tra i vari punti della città e tra città e Comuni vicini. Hanno parlato di questo nelle tre ore con il sindaco? Mongin sorride: «Abbiamo parlato dei molti interessanti e ambiziosi progetti che Renzi ha per la città e dato la nostra disponibilità a collaborare».</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">di Ilaria Ciuti

Redazione

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