2010-02-09 10:13:41
>[La Nazione Firenze, 09/02/10]<br />Il ‘fu cinema’ Multiplex prende un altro cartellino giallo. E inizia il duello tra il consigliere del Pdl Giovanni Donzelli e l’assessore al patrimonio Angelo Falchetti. Una battaglia senza esclusione di colpi.<br />«Se il sindaco Renzi non smentirà entro 48 ore di aver iniziato specifiche trattative per l’acquisto dell’immobile, un fascicolo sull’intera vicenda finirà sul tavolo del procuratore della Repubblica, Giuseppe Quattrocchi». L’avvertimento è arrivato ieri dai banchi del consiglio comunale. E a farlo risuonare è stato Giovanni Donzelli (Pdl). Il consigliere del centrodestra ha citato le dichiarazioni che il sindaco Renzi ha fatto il 3 febbraio presentando i primi dati sul bilancio comunale e sul piano triennale per le alienazioni. Obiettivo dichiarato: raccogliere in un unico immobile tutti gli uffici comunali attualmente sparsi in 46 sedi. E il luogo prescelto dal sindaco per l’intera operazione è, appunto, il Multiplex, che sorge nell’ex area Fiat a Novoli. <br />E’ l’ennesimo capitolo nella polemica sulle alienazioni del patrimonio comunale. Dopo la richiesta di perizie specifiche sugli immobili del consigliere Marco Stella e le precisazioni dell’assessore Falchetti sui fondi europei già spesi per l’ex Meccanotessile. Tutti specificatamente indirizzati (e utilizzati) per il consolidamento della struttura. <br />Donzelli, ora, discute il già annunciato acquisto: «L’amministrazione comunale non può comprare un bene immobile senza svolgere una procedura di gara pubblica. Lo stabilisce, salvo casi specifici, il Regolamento comunale per l’attività contrattuale (titolo VII, rimarcato nell’articolo 58)». Secondo Donzelli, invece, «il nostro sindaco ha iniziato una trattativa privata con l’Immobiliare Novoli per l’acquisto del Multiplex quando avrebbe dovuto avviare una procedura di gara». <br />Replica a colpi di regolamento l’inviato del sindaco, l’assessore Falchetti: «Le pubbliche amministrazioni, per la stipula dei contratti, devono rispettare il decreto legislativo 163/2006, che all’articolo 19 prevede che il codice degli appalti non si applica all’acquisto di beni immobili». «Il regolamento per l’attività contrattuale del Comune — ha aggiunto Falchetti — prevede invece espressamente che all’acquisto di beni immobili si proceda con trattativa privata in quei casi nei quali la specificità dell’oggetto del contratto non consenta l’espletamento di una procedura di gara».<br />«E’ evidente — dice l’assessore — che siamo alla ricerca di una sede unica con determinate caratteristiche: grandi dimensioni, facile accessibilità con i mezzi pubblici e di rapido utilizzo. Tale scelta consentirà forti risparmi su affitti, consumi e manutenzioni. Per questo motivo l’amministrazione ha individuato nell’ex Multiplex l’immobile idoneo allo scopo». <br />«È evidente – ha concluso l’assessore Falchetti – che la procedura d’acquisto sarà suffragata da apposita perizia di stima e corrispondenti relazioni tecniche degli uffici per il migliore sviluppo dell’attività dell’amministrazione». <br />Donzelli non ci sta. «Chiedo al sindaco di smentire, entro 48 ore, la sua volontà di comprare il Multiplex. Dica che ha sbagliato, o se non ne è capace, dica solo che ha scherzato o che è stato male interpretato. Altrimenti sarò costretto, per dovere civico, a inviare un esposto alla Procura». <br />Capitolo a parte sulla «trasparenza politica» di Renzi e dell’intero Pd, sulla quale l’esponente del centrodestra è ancora più severo. Donzelli esulta sulle parole di Falchetti: «Una risposta che non smentisce la trattativa in atto. Sarà la Procura a valutare». Poi una citazione recente: «Da presidente della Provincia, Renzi si è opposto alla giunta Domenici perché voleva un bando per scegliere la sede unica degli uffici della Provincia e non la trattativa privata con Ligresti per l’area di Castello. Cosa ha fatto cambiare, ora, le sue convinzioni?». <br />Paola Fichera

Redazione

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