Verdini risolvi-problemi: e arrivano elicotteri e vacanze per il figlio

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2010-02-17 12:23:35

>[Il Fatto Quotidiano, 17/02/10]<br />Uno, Angelo Balducci, arrestato per concorso in corruzione (e oggi il gip ha negato la scarcerazione a lui come a Mauro Della Giovampaola, Fabio De Santis e Diego Anemone), l’altro Denis Verdini, indagato per lo stesso reato, rappresentano – come emerge dalle indagini – il fulcro di quel “sistema gelatinoso” che ha tenuto insieme funzionari governativi e politici in una gestione spregiudicata di appalti a imprenditori amici come Anemone appunto e Riccardo Fusi – presidente di Btp e indagato per associazione a delinquere con l’aggravante di mafia. Neppure si conoscevano nel luglio 2008 Balducci e Verdini, l’alto funzionario della Protezione civile e il potente coordinatore del Pdl. Tanto che la prima volta che Balducci cerca l’uomo di Fivizzano ne sbaglia anche il nome, chiedendo di un certo “Ver ini”. Passa poco tempo e il rapporto si consolida, a tal punto che Balducci ne parla a telefono con De Santis: “Lui mi ha detto: io sono qua per risolvere , insieme con lei… insieme a chi dice lei… questi problemi… sul piano, chiamiamolo così… del territor io… per il resto andiamo avanti come dei treni… è uno anche godereccio… nel senso simpatico… molto… sai no?… il toscano”. È una tela importante quella che comincia ad esser tessuta, perché per gli inquirenti con quelle parole Balducci rivela a De Santis come Verdini sia “disposto a gestire insieme i prossimi appalti”. Da quel momento parte l’azione di Verdini tesa a render beneficio soprattutto alla Btp, in cui ha interessi anche suo fratello Ettore essendo il commercialista di Fusi, oltre ad aver la carica di “sindaco effettivo della Edil-Invest, società che fa capo alla stessa Btp. Fusi, fra gli altri, ha un obiettivo irrinunciabile: l’assegnazione dei lavori della Scuola marescialli nell’area sequestrata di Castello, a Firenze. Soprattutto per questo continua a coltivare il suo rapporto con Verdini, mettendogli a disposizione, all’occorrenza, anche un elicottero e dedicandosi con cura alle richieste di Simonetta Fossombroni (dalla quale Fusi compra anche una villa a Forte dei Marmi) e Tommaso Verdini, moglie e figlio del coordinatore Pdl. “Quell’ebete di mio figlio – annuncia la Fossombroni a Fusi – arriva alla Malpensa credo alle undici e mezzo… ecco volevo mandarlo a Milano in un albergo ”. Fusi provvede. Più volte,siamo nell’agosto del 2008, Tommaso Verdini chiederà quindi a Fusi di trovargli sistemazioni in Versilia per le vacanze con gli amici. Nel frattempo papà Denis si è già mosso, intercedendo con il ministro Matteoli, ovviamente in favore di Fusi. “Ci sei riuscito a parlare con il ministro?”, gli chiede nel giugno 2008 Fusi. “Sì… mi ha detto che mi deve parlare a voce – risponde Verdini – perché tu hai centomila ra gioni”. Il problema sulla Scuola marescialli è rappresentato dall’impresa concorrente, la Astaldi, “in quanto la Commissione europea, essendo un’opera secretata, si è espressa in senso favorevole, per il riaffidamento dei lavori a trattativa privata”. Ma Fusi non ci sta e Verdini intercede presso Matteoli. Risultato: l’appalto viene riassegnato alla Btp, anche se il ministro ieri si è difeso con una nota: “È stato deciso così per evitare un danno economico di oltre 34 milioni di euro alle casse dello Stato”. Verdini, però, con Matteoli intercede anche per la nomina di Fabio De Santis a provveditore alle opere pubbliche della Toscana. Ne parla sempre con Fusi, un anno fa: “Avevo parlato con Altero… mi ha detto sì proprio perché c’erano quei due nomi che te avevi detto”. Puntualmente De Santis ottiene la nomina e proprio di questo i pm di Firenze hanno chiesto conto a Verdini nelle due ore di colloquio di due giorni fa, mentre ieri Berlusconi ha espresso “piena solidarietà” al coordinatore del suo partito. <br />Giampiero Calapa’

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