2010-04-29 06:27:55
><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Prima elementare, 600 bambini esclusi dal tempo pieno</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[La Nazione Firenze, 29/04/2010] UN’ALTRA mannaia pende sulla testa (e sul portafogli) dei genitori che a settembre manderanno i loro figli in prima elementare. Se non era bastata la sorpresa degli aumenti della refezione, il peggio deve ancora arrivare. Chi non ha nonni disponibili a tenere a bada i nipotini il pomeriggio, si doti di baby-sitter. L’avviso è chiaro. L’allarme arriva dall’assesore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi. Tutti sono avvisati: il tempo pieno, ovvero l’orario che tiene in classe i bambini dalle 8,30 alle 16,30, non sarà per tutti. Anzi. Per la precisione, ne resteranno fuori 600 bambini le cui famiglie avevano fatto esplicita richiesta, più o meno il 25 per cento del totale degli iscritti alla prima classe che sono 2.542. Andrà a casa alle 12,30, con i problemi del caso, per i genitori che lavorano, praticamente un alunno su quattro.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">LA CAUSA è il taglio dei docenti, con l’introduzione del maestro unico: solo 73 su 97 le classi che potranno permettersi il maestro in classe dalle 8,30 alle 16,30. I quartieri maggiormente penalizzati sono il 2 e il 4, ovvero Campo di Marte e l’Isolotto. In particolare, alla scuola Giotto, per gli 89 bambini iscritti erano state richieste quattro sezioni a tempo pieno, solo una verrà accontentata: nelle altre tre, tutti acasa alle 12,30. A Santa Maria a Coverciano per 75 alunni, tre sezioni, una sola sarà a tempo pieno. All’Isolotto, la Martin Luther King, la Don Milani e l’Anna Frank non avranno neppure una sezione a tempo pieno.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">«Un passo indietro, di fatto, nella conquista del tempo pieno, chiesto da moltissimi cittadini e che tanto aiuta le famiglie, specie di basso-medio reddito, in cui lavorano entrambi i genitori — dice l’assessore Di Giorgi —. Se il ministero confermerà queste scelte sarà fondamentale il ruolo della Regione per fare fronte a una vera e propria emergenza sociale».</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Anche il Comune cercherà di fare qualcosa, di tamponare il disagio che inevitabilmente sarà creato alle famiglie. Ma anche solo per organizzare un ‘parcheggio’ pomeridiano ai bambini, sfruttando tutte le risorse disponibili, servirebbero almeno 300mila euro in più che l’amministrazione non ha. E il bilancio è chiuso. Il rischio abbastanza reale è che per garantire questo servizio poi si aumentino le tariffe. «Credo che cresceranno a dismisura le iscrizioni alle scuole private», dice Di Giorgi alimentando un retropensiero.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">«In ogni caso, l’eventuale apporto del Comune rappresenterà sempre un palliativo — cggiunge l’assesore —, non si può sostituire un insegnante dello Stato con gli operatori di una cooperativa sociale. In questo caso garantiremo, al massimo, l’ospitalità a scuola per quei bambini esclusi dal tempo pieno e, quindi, non una vera e propria attività didattica».</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">DI GIORGI fa l’elenco dei costi annuali, le finanze che il Comueninveste sulla scuola: 550mila euro per garantire i servizi di pre e post scuola, 14 milioni per le mense, 3 milioni per il trasporto degli alunni, altri 3 milioni per l’assistenza ai disabili e per l’accoglienza e l’assistenza linguistica ai bambini stranieri. Quanto ai dati delle iscrizioni: saranno 33mila gli studenti sui banchi di scuola, prcisamente 32.904, l’1% in più rispetto allo scorso anno. Gli alunni iscritti al primo anno delle elementari sono 2.542, mentre frequenteranno le medie 2.680 nuovi studenti. I ragazzi stranieri in classe saranno in tutto 4.449 (pari al 15,81% della popolazione scolastica). Negli istituti paritari gli alunni stranieri saranno, complessivamente, 230 e rappresentano il 4,81% degli iscritti. Nelle scuole pubbliche si sono iscritti, complessivamente, l’1% in più di bambini stranieri: dal 14,86% dello scorso anno al 15,81% per il 2010-2011</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;"></div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Di Ilaria Ulivelli</div>
<div>[La Nazione Firenze, 29/04/2010] UN’ALTRA mannaia pende sulla testa (e sul portafogli) dei genitori che a settembre manderanno i loro figli in prima elementare. Se non era bastata la sorpresa degli aumenti della refezione, il peggio deve ancora arrivare. Chi non ha nonni disponibili a tenere a bada i nipotini il pomeriggio, si doti di baby-sitter. L’avviso è chiaro. L’allarme arriva dall’assesore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi. Tutti sono avvisati: il tempo pieno, ovvero l’orario che tiene in classe i bambini dalle 8,30 alle 16,30, non sarà per tutti. Anzi. Per la precisione, ne resteranno fuori 600 bambini le cui famiglie avevano fatto esplicita richiesta, più o meno il 25 per cento del totale degli iscritti alla prima classe che sono 2.542. Andrà a casa alle 12,30, con i problemi del caso, per i genitori che lavorano, praticamente un alunno su quattro.</div>
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<div>LA CAUSA è il taglio dei docenti, con l’introduzione del maestro unico: solo 73 su 97 le classi che potranno permettersi il maestro in classe dalle 8,30 alle 16,30. I quartieri maggiormente penalizzati sono il 2 e il 4, ovvero Campo di Marte e l’Isolotto. In particolare, alla scuola Giotto, per gli 89 bambini iscritti erano state richieste quattro sezioni a tempo pieno, solo una verrà accontentata: nelle altre tre, tutti acasa alle 12,30. A Santa Maria a Coverciano per 75 alunni, tre sezioni, una sola sarà a tempo pieno. All’Isolotto, la Martin Luther King, la Don Milani e l’Anna Frank non avranno neppure una sezione a tempo pieno.</div>
<div>«Un passo indietro, di fatto, nella conquista del tempo pieno, chiesto da moltissimi cittadini e che tanto aiuta le famiglie, specie di basso-medio reddito, in cui lavorano entrambi i genitori — dice l’assessore Di Giorgi —. Se il ministero confermerà queste scelte sarà fondamentale il ruolo della Regione per fare fronte a una vera e propria emergenza sociale».</div>
<div>Anche il Comune cercherà di fare qualcosa, di tamponare il disagio che inevitabilmente sarà creato alle famiglie. Ma anche solo per organizzare un ‘parcheggio’ pomeridiano ai bambini, sfruttando tutte le risorse disponibili, servirebbero almeno 300mila euro in più che l’amministrazione non ha. E il bilancio è chiuso. Il rischio abbastanza reale è che per garantire questo servizio poi si aumentino le tariffe. «Credo che cresceranno a dismisura le iscrizioni alle scuole private», dice Di Giorgi alimentando un retropensiero.</div>
<div>«In ogni caso, l’eventuale apporto del Comune rappresenterà sempre un palliativo — cggiunge l’assesore —, non si può sostituire un insegnante dello Stato con gli operatori di una cooperativa sociale. In questo caso garantiremo, al massimo, l’ospitalità a scuola per quei bambini esclusi dal tempo pieno e, quindi, non una vera e propria attività didattica».</div>
<div>DI GIORGI fa l’elenco dei costi annuali, le finanze che il Comueninveste sulla scuola: 550mila euro per garantire i servizi di pre e post scuola, 14 milioni per le mense, 3 milioni per il trasporto degli alunni, altri 3 milioni per l’assistenza ai disabili e per l’accoglienza e l’assistenza linguistica ai bambini stranieri. Quanto ai dati delle iscrizioni: saranno 33mila gli studenti sui banchi di scuola, prcisamente 32.904, l’1% in più rispetto allo scorso anno. Gli alunni iscritti al primo anno delle elementari sono 2.542, mentre frequenteranno le medie 2.680 nuovi studenti. I ragazzi stranieri in classe saranno in tutto 4.449 (pari al 15,81% della popolazione scolastica). Negli istituti paritari gli alunni stranieri saranno, complessivamente, 230 e rappresentano il 4,81% degli iscritti. Nelle scuole pubbliche si sono iscritti, complessivamente, l’1% in più di bambini stranieri: dal 14,86% dello scorso anno al 15,81% per il 2010-2011</div>
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<div>Di Ilaria Ulivelli</div>

Redazione

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