Partendo da una pagina di pubblicità nella quale la musica viene divisa in “musica classica diretta da Riccardo Muti” e musica “contemporanea con Subsonica, Elisa, Claudio Baglioni e il Trio Silvestri-Fabi-Gazzè”, come se oggi fosse del tutto scomparsa la musica colta, l’intervista sviluppa una riflessione intorno al significato e ai mutamenti dell’universo musicale nella società in cui viviamo, anche nella nostra città, Firenze.
Alle nostre domande risponde Daniele Lombardi. Di lui si deve dire che è pianista, compositore, artista visivo e profondo conoscitore del Novecento e in particolare delle avanguardie storiche, ma anche e soprattutto che è persona di acuto giudizio e di intelletto libero; presupposto fondamentale in un campo nel quale le scelte che definiscono l’offerta sono determinanti, sotto molti e vari aspetti, per l’accesso al bene. In quanto a suggerire soluzioni… beh, lo vedrete!

Franca Falletti

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