Le domande che dovremmo farci in questi giorni sono: perché si dovrebbe andare in Libia a combattere? e dobbiamo prendere per buona la versione ufficiale che ne attribuisce la causa a una guerra contro il Califfato?
Anche sulla stampa mainstream alcune voci (ad esempio Il Sole 24Ore) cominciano a contrastare questa teoria, o quanto meno a considerarla solo un aspetto del conflitto libico, visto che l’Isis si è inserito solo dopo che la guerra per il petrolio era divampata.
La guerra in Libia fin dal 2011 è stata una guerra di interessi economici prima ancora che geopolitici. Determinata dalla spartizione di un bottino ricchissimo, visto che da lì viene il 38% del petrolio di tutta l’Africa, pari a 130 miliardi di dollari. Francia, Inghilterra e Italia, con la supervisione USA, devono garantirsi anche in futuro una spartizione di questo bottino. Peccato che ci siano i due poli libici di Tripoli e Tobruk che non gradiranno la spartizione, per non parlare delle potenze arabe che entrano in gioco sostenendo le diverse fazioni libiche.
Insomma sono gli interessi dell’Occidente a dare fuoco a una polveriera che, è bene ricordarcelo, è esattamente di fronte al nostro Paese. Con tutto quello che ciò comporta.
Pensiamo che ci siano abbastanza motivi per dire No alla guerra in Libia anche al di là e oltre le ragioni del pacifismo ‘storico’. Per questo, l’invito è a partecipare il 12 marzo, giornata di mobilitazione nazionale contro la guerra, alle manifestazioni che si terranno davanti alle varie basi Nato che il nostro paese ospita; in Toscana l’appuntamento è alla base Nato di Camp Darby, alle ore 11.
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Il Sommario
PRIMO PIANO
- Cosa sta succedendo in Egitto? Ne parliamo l’11 marzo di Gianni Del Panta
- Contro la guerra mobilitiamoci il 12 marzo in tutto il paese di Assemblea Fiorentina contro la Guerra e la NATO
- Per una analisi critica del Jobs Act (seconda parte) di Maria Grazia Campari avvocata esperta in diritto del lavoro
- Da Padova a Firenze, repressione e solidarietà di Collettivo contro la repressione Firenze
- Quadrifoglio e l’inceneritore: il pensiero unico va a scuola di Gian Luca Garetti medico, attivo in ISDE, Medicina Democratica e perUnaltracittà
- Villa di Rusciano: ecco perché non va venduta di Gilberto Pierazzuoli e Roberto Budini Gattai, Cantiere Beni Comuni Q3
- Unioni civili: molto rumore per nulla di Luca Benci giurista esperto di diritto sanitario e biodiritto
- Raffale Cantone, No Tav onorario. A Firenze opera criminogena di perUnaltracittà
- Stop al bypass faraonico della Rufina. La priorità è l’anello ferroviario Firenze-Valdisieve-Mugello di Associazione “Vivere in Valdisieve”
- I bilanci comunali: quale trasparenza e partecipazione? di Simona Repole, Osservatorio sul Bilancio Comunale di Livorno
- Servizio Fitosanitario della Regione Toscana: ecco come (non) vanno le cose di Xylella Fastidiosa
RUBRICHE
- Cultura si Cultura no, a cura di Franca Falletti Istruzioni per distruggere il Corridoio Vasariano di F.F.
- Kill Billy a cura di Gilberto Pierazzuoli, Antonin Varenne, L’arena dei perdenti di Edoardo Todaro
- Ricette e altre storie a cura di Barbara Zattoni e Gabriele Palloni Acqua cotta di B.Z.

Redazione

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