Apprendiamo al convegno del 26 ottobre 2019 sulla 5G, svoltosi in Regione Toscana che, per esigenza dell’ installazione delle antenne 5G, l’altezza delle alberature non può superare i 4 metri. Da qui in poi faremo degli studi approfonditi sulle alberature perse e sulle perdite di alberi previsti nei prossimi mesi a Firenze per capire il nesso che possono avere le location degli abbattimenti nelle piazze e lungo dei viali con la 5G. (Per approfondire questo tema il rapporto sulla Pianificazione 5G del dipartimento digitale del governo inglese NdR)
Per quanto riguarda 5G e salute: vogliamo menzionare che ad aprile 2019 la ministra dell’ambiente della regione Bruxelles Céline Fremault, ha bloccato la tecnologia 5G nella capitale belga dicendo di non poter vendere la salute dei cittadini.
Torniamo a Firenze dove ad agosto 2019 un gruppo di cittadini del Coordinamento Cittadino Tutela Alberi ha creato una mappatura Abbattimenti alberi a Firenze, SOS alberi, SOS salute nel passato (2014-2019), nel presente (agosto 2019) e nel futuro cioè nei prossimi mesi. La mappa vuole dimostrare l’effetto che gli abbattimenti hanno sulla salute dei cittadini (vedi introduzione alla mappatura).
Lo studio, effettuato dal Comitato Lungarno del Tempio, analizza a partire dal numero degli alberi persi nel periodo 2014 – 2019 i seguenti aspetti:
– Stima dei volumi complessivi di chiome degli alberi persi in rispetto ai nuovi alberi piantati
– Stima capacità di assorbimento CO2 degli alberi persi in rispetto ai nuovi alberi piantati con la perdita relativa di benefici eco sistemici come il assorbimento anidride carbonica riduzione della capacità di rimozione degli inquinanti.
Tutti questi dati stanno in netto contrasto con la narrazione “greenish/publicitaria” del Comune di Firenze che si vanta da anni di aver piantato più alberi di quelli abbattuti.
Alla base dei dati menzionati qui sopra, noi chiediamo una nuova narrazione di emergenza salutistica per i cittadini di Firenze, sempre considerando che il sindaco è responsabile per la salute dei cittadini e che il sindaco di Firenze ha firmato il patto 20/20/20, insieme ad altri 1700 sindaci di tutto il mondo, compromettendosi di ridurre entro il 2020 la CO2 del 20 %.
Manca un piano del Verde a Firenze, ma si continua ad abbattere alberi adulti con una relativa perdita di benefici eco sistemici.
In occasione dell’audizione il 3 ottobre 2019 in Commissione Consiliare Ambiente sul tema Alberature e verde urbano del Comune di Firenze, audizione richiesta da Italia Nostra e Coordinamento Cittadino Tutela Alberi CCTA, il Prof. Mario Bencivenni e Dott. Lorenzo Orioli hanno presentato 7 (sette) richieste con termini precise riguardo al verde urbano. E’ stata consegnata ai consiglieri e commissari della Commissione una documentazione completa (alleghiamo una sintesi) insieme alla mappatura e allo studio del Comitato Lungarno del Tempio menzionati qui sopra. Eclatante è il fatto che tuttora a Firenze, contrariamente ad altre città italiane come per esempio Torino, manchi un vero Piano del Verde come anche la manutenzione delle piante esistenti. Inoltre manca da anni un vero coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che riguardano le alberature in città: gli alberi sono un Bene Comune e non una proprietà del Comune.
*Cittadini e Comitato Lungarno del Tempio

Judith Scholz - Coordinamento Cittadino Tutela Alberi

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- SOS alberi, SOS salute - 28 Ottobre 2019
In periferia dove abito non va certamente meglio, non c’è giorno che non spuntino potature od abbattimenti, in primo luogo di pini, i più colpiti. Ma, per restare a Firenze, si pensi a cosa non hanno combinato i due ippodromi alle Cascine come strage di alberi per far posto ai cavalli, o meglio, a chi se ne serve per i più inutili divertimenti a pagamento di un certo tipo di adulti, probabilmente gli stessi che vanno a caccia