Il taglio della regione Toscana ai fondi destinati al diritto allo studio è inaccettabile!
La regione Toscana ha programmato di smettere di finanziare il DSU a partire dal 2024, dimezzando invece la cifra nel 2023. Vuol dire che al DSU mancherà una somma intorno agli 11 milioni di euro, la maggior parte degli introiti che l’azienda usa per le borse di studio. Qualsiasi forma di rimpiazzo di questi fondi, nazionale o europea, non sarà mai sufficiente per mantenere la qualità e le cifre attuali del Diritto allo Studio in Toscana. Il DSU infatti prevede già nel previsionale 2022 la necessità di una riduzione dei servizi erogati per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio.
Per l’azienda toscana per il Diritto allo Studio può rappresentare un punto di non ritorno: meno borse di studio, meno servizi, meno qualità, più persone povere costrette a rinunciare agli studi.
Come Cravos riteniamo la scelta politica di Giani e della giunta regionale inaccettabile: si tratta di un attacco frontale al modello di welfare della nostra regione, uno dei migliori della nazione.
Invitiamo per questo tutti coloro che ritengono lo studio un diritto fondamentale del cittadino, istituzioni e rettori degli atenei toscani compresi, a prendere una posizione in merito.
Associazione universitaria Cravos

Redazione

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