Come temevamo, anche se fino all’ultimo abbiamo sperato, il tribunale ha riconfermato la permanenza di Lamin nel CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) di Palazzo San Gervasio di Potenza e respinto l’istanza di liberazione. Per l’ennesima volta si è voluto colpire una persona sempre più indebolita anche psicologicamente ormai da tre mesi di detenzione in un vero e proprio lager, una specie di “41-bis” per migranti.
Non possiamo che essere seriamente preoccupati per le conseguenze sul nostro Lamin, che si vede ormai definitivamente cancellata, per una decisione ingiusta e arbitraria, la speranza di realizzare dopo lunghi sette anni dal suo arrivo nel nostro paese i suoi progetti di vita.
Da parte nostra, di tutti i volontari che in questi anni l’abbiamo conosciuto e apprezzato umanamente rimane e l’amarezza e la rabbia di assistere ancora una volta impotenti agli effetti quotidiani di un sistema di accoglienza che sempre di più manifesta la propria violenza e disumanità. Continueremo a seguire Lamin, non lo abbandoneremo. Vogliamo anche esprimere la nostra preoccupazione per il futuro di tutti i nostri ragazzi accolti a Vicofaro e a Ramini. La prefettura/questura in una memoria inviata a Potenza per il caso di Lamin si è espressa in questi termini sulla nostra esperienza di accoglienza: … “abitare a Vicofaro non consente una valutazione né una prognosi positiva sull’inserimento sociale della persona”… Ci domandiamo davvero se ormai nel nostro paese la SOLIDARIETA’ SIA DIVENTATA UN REATO!…
Qui a Vicofaro da quasi sette anni forniamo, senza alcun finanziamento istituzionale, servizi fondamentali per le persone dei migranti: da quello sanitario all’insegnamento della lingua italiana, alla regolarizzazione dei documenti oltre che un pasto, un letto e il calore umano di una comunità. Di fatto svolgiamo anche un servizio concreto alla cittadinanza e un’azione di supplenza alla colpevole inadempienza delle istituzioni. Accogliamo perciò con profonda indignazione e amarezza certi giudizi provenienti dalle istituzioni stesse che esprimono su Vicofaro una valutazione e una “prognosi negativa” per un percorso di integrazione. Si mira così a discriminare e vanificare l’impegno che tanti volontari svolgono in modo gratuito e infaticabile.

Il volo per il respingimento di Lamin in Gambia è previsto per il 1 Febbraio 2023
Vogliamo continuare a seguire e sostenere Lamin con una raccolta di fondi.
Parrocchia dì Vicofaro, Via di Santa Maria Maggiore 71
IBAN: IT25M0306913834100000002852 Causale: per Lamin
Don Massimo Biancalani e i collaboratori del Centro di accoglienza di Vicofaro

Redazione

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