Regolamento affitti brevi: seguiranno i fatti?

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Annunci e atti dell’amministrazione comunale in merito agli affitti turistici si susseguono, in un quadro di difficile interpretazione. Andiamo per ordine.

Lunedì 7 aprile il Consiglio Comunale ha votato “il regalo” ai gruppi speculativi di poter realizzare 300 affitti turistici in area Unesco tra via Bufalini (ex Cassa di risparmio) e ex Teatro Comunale, mentre contestualmente, nell’approvazione del Piano Operativo Comunale, ha confermato il blocco degli affitti brevi nell’area Unesco.

Martedì 8 aprile la Giunta ha presentato un Regolamento degli affitti brevi con spunti molto interessanti e severi, intrecciando standard urbanistici (aspetto ottimo) alla legge regionale che ipotizza anche il necessario tetto massimo agli affitti brevi zona per zona tra 3 anni e che parte dal principio, condivisibile e per mesi negato, che gli attuali sono troppi e insostenibili. Non solo, la Giunta presenta, come supervisore dell’operazione, il prof. Filippo Celata della Sapienza, la voce più autorevole a livello nazionale della lotta all’overtourism. Tutto può funzionare, spiega lo stesso Celata, solo con CONTROLLI e investimenti nei CONTROLLI.

Mercoledì 9 la stessa Giunta annuncia che il Comune di Firenze nel 2024 ha fatto una sanzione al giorno agli affitti brevi. Numeri imbarazzanti, quasi ridicoli: a Barcellona si parla di 30 al giorno, di 50 annunci fraudolenti al giorno fatti rimuovere, di uno staff dedicato di decine di persone, investimenti in software di 1,5 milioni di euro.

Giovedì 10 La Nazione ci informa che al Convitto della Calza, in mancanza di CONTROLLI, la nuova proprietà che ha comprato dalla Curia sta realizzando una Spa, un centro benessere di lusso, con saune e tutto il necessario, con camere per il pernottamento. Il Comune fa sapere che si documenterà (notare che a Firenze per il Poc si può fare una SPA con camere, ma non un nuovo Albergo con SPA). Il giorno dopo sempre La Nazione ci aggiorna che il proprietario del Centro Benessere è anche un finanziatore della campagna elettorale della ora sindaca Funaro.

In questo quadro come valutare questa serie di azioni che sembrano prive di una logica?

Dicendoci che siamo noi tutte e tutti ad avere scatenato un movimento, ad ora solo di opinione pubblica, che spinge l’Amministrazione ad aprire su questo tema, a dichiarare e ad accogliere posizioni che fino a poco fa venivano negate. Questa è la nostra vittoria ad oggi ed il punto da cui rilanciare.

Essendo posizioni che abbiamo fatto modificare in poco tempo ci troviamo di fronte ad evidenti prese in giro, o forse sono solo lo specchio di una macchina comunale formata a non fare nessun pur timido controllo sulla speculazione e la rendita. Mi riferisco alla vicenda Keybox. In questa città da regolamento non si può usare alcuno strumento per fare il self check-in, in primis col tastierino elettronico al portone. Ad oggi dovunque c’era una KeyBox  c’è un tastierino. Controlli ZERO, multe ZERO, presa in giro MILLE.

Questa triste vicenda è in sintonia con altre vicende: nella città del blocco a nuovi alberghi arrivano ogni due settimane notizie dell’apertura di nuovi alberghi, nella città del blocco in alcune vie del mangificio (ristoranti, pizza a taglio etc) la notizia di nuove aperture è settimanale.

Di conseguenza, il Regolamento degli affitti brevi (che sulla carta ha finalità sorprendenti e aspetti interessanti, ma tempi di applicazione infiniti) va giudicato, alla San Tommaso, solo e soltanto dai fatti, che in questa città sono tutt’altra cosa dagli annunci, dalle dichiarazioni solenni e persino dagli atti formali.

I fatti ci saranno solo se ci saranno i CONTROLLI.

Perché il nodo è tutto nei controlli, che fino ad ora sono mancati. Purtroppo di buone norme sulla carta, morte per la carenza di controlli e quindi privi di ricadute reali, sono pieni gli archivi (cimiteri…) delle pubbliche amministrazioni.

Noi intanto continuiamo a spingere.

Massimo Torelli (portavoce di Salviamo Firenze)

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Massimo Torelli

Massimo Torelli è un attivista politico e attivatore di vari progetti e campagne. Nel 2023 ha promosso, con Firenze Città Aperta, la campagna referendaria Salviamo Firenze dalla speculazione e dell'overtourism.

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