Nasce “La Città invisibile”, un contributo per il cambiamento

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[La rivista online]

Ne abbiamo parlato il 18 giugno scorso a Settignano con le tante persone che hanno partecipato alla serata di lancio del Laboratorio politico. Molte non facevano parte del gruppo ‘storico’ di perUnaltracittà e proprio a loro era principalmente rivolto il nostro invito. Siamo partiti da una domanda: dopo 10 anni in cui abbiamo cercato di dare voce alle vertenze e alle realtà di movimento in Consiglio comunale, come proseguire con le stesse finalità in altri modi e fuori dal Consiglio, potenziando una più stretta collaborazione con le realtà insorgenti presenti in città? In un territorio già molto ricco di soggettività, comitati e movimenti, non ci sembra certo il caso di attivare l’ennesimo gruppo che si vada a sommare a quanto già esiste. Abbiamo quindi pensato che il nascente Laboratorio, per contribuire allo sviluppo e alla diffusione di un pensiero critico dell’ideologia liberista che imperversa, come prima azione potrebbe realizzare un periodico on line, una sorta di Osservatorio territoriale sulle conflittualità sociali esistenti e sui fronti ancora da aprire.

Ci sono già, come sappiamo, testate on line che svolgono egregiamente questa funzione focalizzandosi soprattutto su eventi e temi di rilievo nazionale. Vorremmo mettere le energie nella realizzazione di un periodico a focalizzazione territoriale, che si occupasse di quanto emerge sia dalle realtà attive sia dalle scelte di governo locale la cui matrice va collegata alle dinamiche economiche che stanno a monte.

Se l’obbiettivo comune è quello di non accettare la condizione attuale ma costruire una spinta al cambiamento sempre più ampia e potente, allora diventa essenziale mettere a fuoco e divulgare in modo comprensibile i troppi meccanismi sotterranei che la politica e l’informazione mainstream tacciono: il collegamento concreto che esiste tra i tagli dei servizi locali e patto di stabilità, tra la privatizzazione di una società partecipata e manovre dell’economia del debito, tra l’alienazione dei beni di una comunità e federalismo demaniale, tra la chiusura di presidi sanitari e privatizzazione della sanità, tra le lotte per il diritto alla casa e logiche della speculazione e della rendita, tra gli scandali dei cantieri grandi opere e l’architettura finanziaria del project financing (ma si potrebbe continuare a lungo con gli esempi).

Le molteplici reazioni positive a questa proposta ci incoraggiano a proseguire nella realizzazione di una piattaforma di servizio, aperta alla collaborazione delle molte persone che abbiamo incrociato in questi anni e con le quali ci siamo sentiti in sintonia.

Uno strumento che raccolga idee e suggerimenti per diventare davvero utile sia a chi già le lotte le sta praticando sia a chi ancora non è del tutto convinto che per contrastare la crisi globale che stiamo vivendo si devono favorire quei processi di collettivizzazione dell’analisi critica che innescano reazioni sociali. Ma la sua utilità la verificheremo, appunto, cammin facendo. Insieme.

Intanto questo Numero Zero, che ancora non ha la veste grafica definitiva, chiarisce un po’ gli intenti del progetto editoriale, che, ripetiamo, è solo una delle forme di azione che può assumere il Laboratorio perUnaltracittà. Per leggere il primo numero della rivista dovrete aspettare fino a mercoledì 25 giugno. Lì comincerà a emergere quella ‘Città invisibile’ vitale, combattiva e non omologata che viene ignorata dal racconto ufficiale di Firenze e del suo territorio.

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Ornella De Zordo

Ornella De Zordo, già docente di letteratura inglese all'Università di Firenze, e attiva per anni nei movimenti, è stata eletta due volte in Consiglio comunale - dal 2004 al 2014 - per la lista di cittadinanza 'perUnaltracittà', portando dentro il palazzo le istanze delle realtà insorgenti e delle vertenze antiliberiste attive sul territorio. Finito il secondo mandato di consigliera di opposizione ai sindaci Domenici e Renzi, prosegue con l'attività di perUnaltracittà trasformato in Laboratorio politico, della cui rivista on line La Città invisibile è direttrice editoriale.

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