2008-04-10 20:07:00
>Il sottoattraversamento TAV di Firenze costerà più di un miliardo di euro; lo pagheremo con Finanziarie pesanti e attraverso i pedaggi sulle superstrade toscane. Per il ‘tubone’, l’immaginifico tunnel sotto la vincolatissima fascia pedecollinare che unisce Varlungo a Castello, servono oltre 400 milioni di euro. Il project financing, utilizzato dal Comune di Firenze per le grandi opere cittadine come i parcheggi sotterranei, è costato decine di milioni di euro extra budget che saranno ripianati solo dalle casse comunali. Quanto costeranno le tramvie nessuno può neanche ipotizzarlo considerate le varianti, le correzioni, i ritardi, gli errori.<br />Questi gli oneri, sulle spalle di tutti noi. Quanti i vantaggi? Facciamo due conti.<br />TAV: la Regione dice che è possibile liberare due binari in superficie. Allora, visto che se ne possono aggiungere altri due accanto a quelli esistenti, che senso ha scavare un tunnel di 7 Km? Intanto le Ferrovie tagliano i servizi per i pendolari. Tubone: devasta un ecosistema unico e rilancia l’uso dell’automobile privata. Project financing parcheggi: quelli costruiti sono sottoutilizzati e non ripagano le spese. Tramvie: in assenza di un piano complessivo della mobilità è impossibile valutare la loro efficacia.<br />Alla fine resta il dubbio che l’unico obiettivo raggiunto sia l’interesse dei grandi gruppi imprenditoriali, che vedono così garantirsi appalti d’oro: da Impregilo alle grandi cooperative edilizie ‘rosse’ fino a Baldassini-Tognozzi-Pontello. Per la collettività i vantaggi di questo "ambientalismo del fare" non riusciamo a calcolarli. Di sicuro restano i costi ambientali. Quelli sì incalcolabili.

Redazione

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