TAV: attrazione fatale, chieste 13 condanne

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2008-04-14 19:59:00

>Alla fine ci siamo arrivati. Tredici condanne e tre assoluzioni (di cui 2 per prescrizione) sono state richieste per i danni provocati alle falde idriche e ai torrenti dai cantieri dell’Alta Velocità nel Mugello toscano. Imputati i dirigenti di Cavet, il consorzio di imprese che ha vinto l’appalto milionario. Il processo proseguirà a breve per le accuse relative all’inquinamento provocato dai residui degli scavi per i 70 km di gallerie. Ma non è finita. Il p.m. ha chiesto che vengano trasmessi gli atti alla Corte di Conti per eventuali responsabilità per danno erariale a carico della Regione Toscana e del Ministero dell’Ambiente per omesso controllo. I due enti infatti “avrebbero avuto gli strumenti per controllare se avessero voluto”, ma, continua l’accusa, “Regione e Ministero hanno subito l’attrazione fatale dell’Alta Velocità”. E a nulla serviva che qualcuno, come l’Associazione Idra, denunciasse da subito i rischi per l’equilibrio idrogeologico della zona. Quanto all’Osservatorio ambientale sempre citato dalla Regione come garante della regolarità dei lavori, è stato definito “un contentino dato di fatto alle associazioni ambientaliste”, privo com’è di qualsiasi potere coercitivo nei confronti del soggetto costruttore. Insomma Cavet, “ha fatto ciò che ha voluto e potuto fare.. l’opera era tale che alla fine si è imposta”. E infatti si sottolinea che il geologo della Regione che nel ’95 segnalò i rischi per le falde “non ha fatto carriera”, mentre, aggiungiamo noi, il dirigente regionale che ha garantito l’avvio dei lavori di carriera ne ha fatta: è attualmente Assessore all’urbanistica del Comune di Firenze.

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Redazione

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