Come non si governa una città: istruzioni per l’uso

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2008-02-18 11:34:00

>Volete un esempio di come NON affrontare un tema scottante come quello della mobilità cittadina? Venite a Firenze, dove per mesi si è scatenato un dibattito intorno al referendum (peraltro solo consultivo) sulla costruenda tramvia. Una diatriba scomposta e fuorviante in cui si sono confusi i due piani di un astratto sistema tranviario e di quella specifica tramvia. Tanto da indurre all’astensione anche i più convinti sostenitori della partecipazione. Cosa scegliere? La destra e gli irriducibili dell’auto che hanno eclissato le voci di comitati cittadini critici verso quel particolare progetto, oppure il sindaco Domenici che ha presentato il referendum come un test sul suo operato e, da bravo “ambientalista del fare”, lo ha trasformato in una battaglia tra modernità e conservazione? Un bel coraggio, visto che si tratta di un progetto vecchio di 15 anni, buttato giù in fretta per utilizzare fondi statali, senza che venisse realizzata neppure la V.I.A. e senza studi sui flussi del traffico. In più, sul referendum si è attivata una strumentale politicizzazione con sponsor del calibro di Veltroni e Bonaiuti. Intanto l’amministrazione, che nei mesi scorsi aveva dovuto imporre con la forza pubblica l’apertura di cantieri altamente impattanti sul tessuto urbano, ha dichiarato che andrà avanti indipendentemente dagli esiti del referendum. Il che non ha migliorato i rapporti tra governanti e governati. Alla fine, questa kermesse sarà magari servita ai politici per la loro campagna elettorale ma non ai cittadini, ancora una volta esclusi dalle decisioni vere e sempre più convinti che partecipare è bello ma se serve a qualcosa e se non si viene oscurati da retorica e demagogia.

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Redazione

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