2006-06-17 17:17:00
>L’elezione su base regionale dei senatori (congiuntamente alle elezioni regionali) consentirebbe il determinarsi in Senato di una maggioranza diversa da quella della Camera, con conseguente paralisi del sistema.<br />La divisione delle competenze fra le due Camere è tale da generare sicuri conflitti. Il procedimento legislativo diventerebbe molto più lungo e complesso: basta confrontare l’art. 70 del testo vigente (2 righe) con quello del testo proposto (83 righe).<br />Sarebbe inoltre sufficiente risiedere nella regione in cui si è candidati semplicemente "alla data di indizione delle elezioni", vanificando così qualsiasi radicamento effettivo col territorio; infine non è chiaro l’effettivo apporto dei rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie locali all’attività parlamentare, visto che non avrebbero diritto di voto. Il nuovo Senato quindi non pare avere niente di realmente "federale" tranne il nome. <br /><iframe src="http://www.google.com/gn/static_files/blank.html" style="position: absolute; display: block; opacity: 0.7; z-index: 500; width: 18px; height: 22px; top: 22px; right: 198px;" id="gn_notemagic" frameborder="0"></iframe>

Redazione

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