2009-02-15 19:50:00
>Aggiungo per singolare coincidenza<BR/><BR/>Nonostante tutto, quelle tre case di Barbiana diverranno il fulcro di un esperimento didattico rivoluzionario che avrà vasta eco in tutto il paese, e anche di più. Prima di tutto Don Milani si adoperò affinchè fosse più agile raggiungere quel luogo, grazie ai suoi ragazzi fu costruita una strada degna di questo nome, l’approvvigionamento dell’acqua non fu facile a causa del padrone della sorgente che, nonostante non la utilizzasse, non intendeva concederla. – Che i legislatori cattolici prendano dunque in mano la legge e ne stilino una dove si dica che l’acqua è di tutti- questo è più o meno ciò che scrisse nella “Lettera dalla Montagna”, pubblicata nel dicembre del 1955 dal “Giornale del Mattino” di Firenze. Chiese a gran voce acqua per il popolo di Barbiana poiché gli spettava di diritto, avendo fra i suoi le famiglie di ben 14 civili fucilati per rappresaglia, durante la Resistenza nella strage di Padulivo. <BR/>Marco Pinzani

Redazione

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