Aule aperte di sera Concesso il via libera alla sperimentazione

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2010-01-30 09:09:00

><p>[La Nazione Firenze, 30/01/2009]<br />Una bella vittoria per gli studenti. Dopo un anno di battaglie contro la chiusura degli spazi e ripetute iniziative di apertura straordinaria serale dei plessi, ecco che l’ateneo fa un significativo dietrofront. Durerà cinque mesi, dal 15 febbraio al 15 luglio, la sperimentazione che prevede, il sabato, l’accesso dalle 9 alle 19 nelle sale studio del complesso di via Laura e del D14 al Polo di Novoli. Inoltre, dal lunedì al venerdì dalle 20 a mezzanotte saranno aperte le sale di lettura all’interno della sede di Architettura a Santa Verdiana e, ancora, del D14 a Novoli. «Senza la nostra campagna ‘Riapriamo l’università’ non saremmo mai arrivati a questo risultato – esulta Catia degli Studenti di Sinistra -. Siamo felici del passo avanti compiuto dall’ateneo, ma noi chiediamo di più, ovvero una radicale inversione di rotta che porti ad aprire molti più spazi anche nel fine settimana e in orario serale». «Resta invece irrisolta la questione dei luoghi per realizzare iniziative che rappresentino un momento di aggregazione per gli studenti – aggiungono gli SdS -. Gli universitari devono potersi riappropriare dei luoghi dell’ateneo». A mettere a punto il progetto sperimentale è stata la commissione presieduta dal prorettore vicario Michele Papa e composta da docenti e da rappresentanti degli studenti. Nel corso dei cinque mesi l’ateneo verificherà i costi delle aperture e, soprattutto, l’effettiva affluenza da parte dei ragazzi. Un anno fa, ricordiamolo, l’università fiorentina varò la ‘settimana corta’ per motivi di bilancio. «Pur nel contesto di una politica di massimo rigore finanziario, è necessario avere presenti gli aspetti essenziali della missione istituzionale dell’università: in particolare è indispensabile creare condizioni favorevoli per rendere proficua la formazione dei nostri studenti – ha detto il rettore dell’ateneo fiorentino Alberto Tesi –. La chiusura delle strutture il sabato, decisa nel dicembre 2008, è stata necessaria ma ha provocato disagi. Per questo abbiamo pensato di riesaminare il problema. Nei prossimi mesi lavoreremo anche per verificare la possibilità di estendere l’attuale orario di apertura di alcune biblioteche». <br />di Elettra Gullè </p>
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