2010-01-31 18:48:42
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<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 31/01/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Cinquanta giorni di cambiamenti. Entro il 21 marzo l´assetto della viabilità e dei percorsi dei bus urbani ed extraurbani fin qui conosciuti, per la partenza della linea 1 del tram, è destinato a scomparire. Già domani il primo passo: per 4 giorni operai al lavoro per riasfaltare via della Scala che dall´8 febbraio – con via Valfonda che si trasforma in corsia preferenziale per bus e taxi – diventa l´unica via d´uscita dalla stazione Santa Maria Novella per le auto private che arrivano da via Nazionale. Sarà però di fatto dal 21 marzo che cambierà tutto: la zona della stazione Leopolda diventerà «caput mundi», la gran parte dei bus extraurbani che oggi si riversano in piazza Adua ingolfando piazza stazione, si attesteranno in prossimità di Porta al Prato: lì i passeggeri dovranno scendere, attraversare la strada e montare sul tram – unico mezzo pubblico per arrivare alla stazione – o sui bussini veloci per il centro storico. Non solo: entrare alla stazione in macchina attraverso via Alamanni diverrà di fatto proibitivo, ci si incrocerà con la tramvia che ha sempre il via libera ai semafori (beneficia della cosiddetta «onda verde») sia sul viale Rosselli che all´incrocio con via Jacopo da Diacceto col rischio di perdere decine di minuti. Converrà perciò lasciare l´auto al parcheggio sotterraneo della stazione Leopolda – ci sono 270 posti oggi quasi sempre vuoti, probabilmente Firenze Parcheggi farà prezzi scontati – e arrivare a Santa Maria Novella col tram.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Tutto già pronto dunque? Niente affatto. Palazzo Vecchio ha per ora solo valutato l´aspetto «trasportistico» della rivoluzione, non quello pratico. Ha cioè studiato sulla carta il cambiamento che attende, si stima, oltre 10mila pendolari: ma ancora non ha simulazioni, controprove, verifiche sul campo. Tutto da decidere ad esempio per il nodo della Leopolda. Lì dovrà sorgere il nuovo terminal per gli oltre 300 bus Sita, Cap, Lazzi e Terravision che provengono dall´area a ovest (Scandicci, Lastra, Signa) e a sud (Chianti) di Firenze ma anche dall´empolese, da Pisa. Non solo: lì probabilmente attesteranno le linee Ataf che arrivano da Peretola (il 29), da Sesto (il 30), San Donnino-Campi (il 35). Le linee che vengono da Scandicci o Lastra come il 9, il 16, il 26 e il 27 invece scompariranno: incroceranno la tramvia prima, quali a Torregalli quali sul viale Foggini. Cosa accadrà alla Leopolda? L´ipotesi a cui lavora Palazzo Vecchio è quella di creare una mega fermata sul controviale Rosselli in direzione Fortezza, all´altezza della Torre della Serpe. Un´area di semplice «stop and go» forse coperta: il bus che proviene dal ponte alla Vittoria accosta sulla destra, lascia scendere i passeggeri – che possono salire in tram (dal 21 marzo passerà ogni 3-4 minuti) o sui bussini per il centro – e riparte. Ma si riuscirà a garantire uno sbarco rapido ai passeggeri senza paralizzare il controviale che è già piuttosto stretto ed è percorso anche dalle auto private? Se arrivasse, come appare plausibile, un pullman ogni 2-3 minuti, non si rischierà l´ingorgo? Il terminal vero e proprio invece non potrà che essere dietro la Leopolda, nella nuova area con l´albergo e il parcheggio sotterraneo: lì i bus faranno capolinea e sosteranno. Oggi però non c´è nulla. Nel giro di un mese e mezzo si dovrà dunque darsi da fare per creare una sala d´attesa, una biglietteria che serva per Ataf, Linea, Cap, Lazzi, Sita e per i Terravision che vanno all´aeroporto di Pisa.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Non è la sola grana per i tecnici di Palazzo Vecchio. Preoccupa ad esempio quella che gli ingegneri chiamano «rottura di carico»: quanti minuti perderanno i pendolari che oggi scendono dal bus extraurbano direttamente in piazza Adua o in via Alamanni e dal 21 marzo dovranno invece fermarsi a Porta al Prato per poi rimontare sul tram? E poi c´è il problema del biglietto: varrà l´abbonamento Sita, Cap e Lazzi anche per il tram? E il Pegaso per i treni? Palazzo Vecchio sta trattando con la Regione: ma ancora un punto fermo non è messo. Cosa pensano della rivoluzione che arriva i sindacati? «Non bastano gli annunci estemporanei, ora si deve aprire la fase della concertazione vera altrimenti ci rimetteranno i lavoratori», dice il segretario della Camera del lavoro di Firenze Mauro Fuso. E l´assessore provinciale ai trasporti Giuliano Fedeli avverte il sindaco Renzi: «La Provincia sta scrivendo il bando di gara per la gestione del trasporto pubblico dell´area fiorentina, senza un´intesa si rischiano contenziosi».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Ernesto Ferrara

Redazione

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