2010-02-07 19:24:09
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<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Nazione Firenze, 07/02/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Cinque pagine fitte di prescrizioni per cercare di rendere meno «traumatico» l’intervento per il sottoattraversamento dell’alta velocità e per la stazione nell’area dei Macelli. Alla fine, anche dopo ripetute sollecitazioni e polemiche del ministro dell’Ambiente Matteoli, il sì dell’Osservatorio ambientale sul nodo alta velocità di Firenze è arrivato, ma condizionato ad una serie di obblighi e regole che chi realizzerà l’opera dovrà rispettare. Prescrizioni che vanno dalla tutela degli edifici al rispetto dei limiti di rumore, dalle modalità di cantierizzazione alle acque sotterranee per non dimenticare un capitolo delicatissimo come quello della viabilità. Rispetto agli edifici lungo la linea, o comunque nelle vicinanze, che dovranno essere monitorati l’Osservatorio prescrive ad esempio che debbano essere «sottoposti in via cautelativa a testimoniale di stato prima dell’inizio dei lavori di scavo della fresa» non solo quelli individuati fino ad oggi ma anche quelli collocati all’esterno dell’area di potenziale subsidenza individuata (dunque a rischio più o meno grave di stabilità) ma che risultino «strutturalmente connessi» con le abitazioni che, anche solo in parte, ricadano in questa zona. I testimoniali di stato anzi dovranno essere effettuati anche per quelle case per cui non sia certa la continuità strutturale: in via precauzionale- secondo quanto prescritto dall’Osservatorio- dovranno anche essere sottoposti a verifiche per accertare la condizione di un immobile prima dell’inizio dell’intervento, anche tutti gli edifici prospicienti a via Campo D’Arrigo in corrispondenza del tratto interessato dalle operazioni di realizzazione dei tiranti delle paratie dell’imbocco del sottoattraversamento.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Le prescrizioni riguardano anche la scuola Ottone Rosai, al centro delle preoccupazioni più volte manifestate dai genitori degli alunni. In questo caso dovranno essere effettuati interventi di preconsolidamento prima dello scavo delle gallerie, da eseguire durante le vacanze scolastiche, anche se «la classe di danno teorica risultante dal modello di impatto per l’edificio scolastico è sufficientemente bassa». Per le scuole Rosai e Rodari è previsto anche un monitoraggio ambientale puntuale per il rumore per verificare costantemente l’efficacia dei sistemi di mitigazione previsti. Oltre al controllo generale sugli edifici, effettuato anche attraverso satellitari, è prescritto un monitoraggio con la tecnica dell’inferometria radar da terra per valutare gli effetti delle vibrazioni e delle subsidenze sulle abitazioni ad alta valenza storico-architettonica: ovvero tutte quelle comprese lungo tutto il percorso del sottoattraversamento, «in particolare sulle costruzioni presso piazza della Libertà, sull’Arco Ginori, sulla porta muraria di piazza Libertà e sulla Fortezza da Basso». Fortezza da Basso osservata speciale anche per quanto riguarda la cantierizzazione: per non realizzare cantieri impattanti con la facciata e l’ingresso principale l’Osservatorio prescrive infatti due cantieri per l’allestimento degli impianti di pompaggio nell’area parcheggio Ataf di piazzale Montelungo e nel giardino della Fortezza stessa. Altro tema delicatissimo quello delle acque sotterranee, in particolare nell’area della nuova stazione dove l’Osservatorio ha richiesto un sistema di pozzi e un meccanismo di sicurezza aggiuntivo (troppo pieno) per lo smaltimento delle acque. Sempre nella zona della nuova stazione per i supertreni sarà realizzato un sistema di allarme per gli eventuali malfunzionamenti del sistema automatico di batterie monte-valle per ridurre al minimo l’impegno del sistema di sicurezza. Un pacchetto dunque di precauzioni corposo per il quale il presidente dell’Osservatorio Pietro Rubellini può dire che il parere è stato dato «con la coscienza di una grande responsabilità. La complessità del progetto e dei suoi risvolti ambientali infatti richiedeva il massimo dell’attenzione e della cautela nei giudizi».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Sandra Nistri</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">

Redazione

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