2010-02-08 21:10:32
>[perUnaltracittà 08/02/2010] La capogruppo di perUnaltracittà presenta la proposta di riqulificazione dell’area.<br />Laboratori di progettazione partecipata, spazi per gli studenti e per la filiera corta, autosufficienza energetica.<br /><br />La destinazione dell’edificio in origine destinato a Multiplex e centro commerciale è più che mai in alto mare. Procedimento penale pendente, ricorsi vari, e ora il pasticcio della annunciata acquisizione da parte del Comune che vorrebbe destinarla a uffici comunali senza una gara. Vista la complessità del contenzioso con la proprietà, perché non si è seguita la via da noi a suo tempo suggerita di utilizzare i fondi che la Regione mette a disposizione per acquisto di immobili da destinare a attività culturali? Sarebbe stata la logica premessa utile ad evitare speculazioni urbanistiche e ulteriore addensamento nell’area di attività che renderebbero meno vivibile l’intero quartiere.<br /><br />Ecco qui di seguito il progetto per realizzare all’ex Multiplex un centro di servizi e cultura per la città<br /><br />Per una riqualificazione dell’area ex Fiat di Novoli, in particolare nella zona che ospita il cantiere del Multiplex, è necessaria una politica di riuso del complesso e il suo trasferimento al patrimonio della città, per un uso sociale e culturale a vantaggio delle persone che questa zona la abitano e la vivono, non solo in orario d’ufficio. Il progetto di riuso può diventare l’occasione per sperimentare due aspetti fondamentali per la vita e l’urbanistica di ogni città civile e quindi anche di Firenze, e cioè quelli di:<br /><br /> * attivare procedure realmente partecipative a vantaggio dei bisogni e dei desideri dei cittadini. In sostanza chiediamo l’attivazione di un vero e proprio Laboratorio di Progettazione Partecipata, aperto a chi vive il quartiere, occasione di implicazione democratica sulle scelte e sui processi di realizzazione e gestione dei beni comuni e sociali, garantendo in tal modo attuazioni certe, veloci e condivise; la vicinanza dell’Urban Center, nella ex centrale termica della Fiat, potrebbe favorirne la realizzazione;<br /> * attivare una prima sperimentazione di quelle pratiche urbane e territoriali che perUnaltracittà ha definito delle "isole urbane", e cioè dei “Luoghi della nuova condizione di vita, in senso economico ed ecologico, dove le condizioni di socialità, di uso del patrimonio e dei beni comuni, di fruizione degli spazi e dei tempi delle persone e della comunità (ritrovata, o ricostruita nell’atto stesso delle attività di promozione urbana), possono finalmente crescere, sperimentarsi, evolvere”, sulla base di concreti programmi e finanziamenti a cura dei richiedenti e diventare, quindi, un modello di riferimento per il recupero ambientale e funzionale dei numerosi contenitori dismessi della città.<br /><br />Le previsioni sono quelle di un uso multiplo – di carattere culturale e sociale, rivolto alla contemporaneità – oggi assenti da Firenze. Altri usi fondamentali sarebbero sia quelli di implementazione della vita universitaria e giovanile, sia quelli di servizio ad un quartiere particolarmente problematico, come è quello di Novoli. In particolare:<br /><br /> * se strutturalmente possibile, proponiamo una “cura dimagrante” delle volumetrie esistenti, sia perché non consentite che per sottolineare la diversa finalità sociale dell’immobile;<br /> * parte del piano terreno potrebbe essere svuotata per ampliare la piazza interna che potrebbe diventare la piazza del quartiere, prevedendo il mercato a filiera corta dei produttori locali, attività commerciali di vicinato per favorire l’incontro e le relazioni, alcuni uffici del Quartiere 5, un corridoio protetto di raccordo con il nuovo Parco di San Donato, l’apertura di nuovi varchi di accesso all’area, in modo da rendere la struttura fortemente permeabile al tessuto circostante. Gli spazi potranno essere destinati sia alle attività dell’università che del quartiere;<br /> * parte degli spazi del piano terreno e delle sale cinematografiche, ove già realizzate, potrebbe essere formalmente concesso (con condizioni da approfondire) all’Azienda Regionale per il Diritto alla Studio della regione Toscana (ARDSU) e da questa dato in gestione alla organizzazione degli studenti universitari dell’intera Toscana, da costituire appositamente (provvisoriamente a quelli fiorentini come avviene per le iniziative annuali cofinanziate dall’Ateneo), con esclusione della sola attività di foresteria e con inclusione di tutte le altre attività di servizio (compreso ristori di vario genere, sale per studio, spazi di studio attrezzati e connessi in rete, mediateche, biblioteche di corrispondenze delle principali biblioteche effettive nazionali e internazionali);<br /> * alcuni spazi potrebbero ospitare una CASA DEL CINEMA, estesa anche alle sale della città, sia in centro che nei quartieri, in cui promuovere incontri, rassegne cinematografiche, autoproduzioni cinematografiche, sale di registrazione e per il montaggio video, chiacchiere informali con attori e registi, affitto sale, cinecaffè, e così via;<br /> * per quanto possibile, il complesso architettonico dovrebbe diventare autosufficiente da un punto di vista energetico, sia mediante l’adozione di sistemi passivi per il contenimento del dispendio energetico, che di sistemi attivi di produzione di energia rinnovabile.<br /><br />Questo è quanto perUnaltracittà propone per l’area del Multiplex e di quella attigua. Solo così la progettazione della città di domani sarà rispettosa dei bisogni dei cittadini e non dei soliti imprenditori che non mirano al bene comune ma solo al profitto immediato, al di là delle conseguenze che le loro scelte hanno sulla comunità.

Redazione

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