2008-11-22 23:00:00
>[Unaltravoce 23/11/2009] C’è un barlume di speranza a Firenze per i richiedenti asilo. Circa 130 di loro – in città sono almeno 350 fra rifugiati politici o di guerra costretti da anni a vivere nelle occupazioni sparse per la città – dalla prossima primavera saranno ospitati in un apposito centro. Nella struttura saranno realizzati anche alcuni progetti di reinserimento. Ci auguriamo che questo sia solo un primo passo per dare una risposta a persone che vivono in difficolta estrema e verso le quali le istituzioni sono inadempienti. Per troppi anni il Comune aveva trascurato questa vera e propria situazione di emergenza costringendo donne, uomini e bambini fuggiti per lo più da Eritrea, Somalia, Etiopia, a vivere un’emergenza umanitaria. Da tempo noi avevamo chiesto che l’amministrazione comunale intervenisse per risolvere un problema ormai incancrenito. Naturalmente con questa azione il problema non sarà definitivamente risolto perché molti dei richiedenti asilo rimarranno comunque senza una dimora. Per questo, continueremo a batterci perché l’amministrazione comunale trovi al più presto le sistemazioni per gli altri richiedenti asilo, così come una soluzione deve essere trovata per le centinaia di senzatetto. Occorre dare garanzie precise su questo tema: nessuno sgombero delle strutture occupate può avvenire senza che prima si trovi una soluzione alternativa. Sapendo che per i rifugiati si tratta di soluzioni precarie. Sarà lo Stato infatti a dare il giudizio finale sul loro destino: alcuni dei richiedenti fiorentini (così come quelli stabilizzatisi in altre città) potranno vedere respinta dal governo la loro richiesta di rifugiati, ed essere considerati così “clandestini”. E’ il frutto delle politiche inaccettabili per un paese civile. A queste, una città non governata dal centrodestra deve dare risposte adeguate. Se vuole differenziarsi dal razzismo di questo governo.

Redazione

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