
CONOSCENZA, PARTECIPAZIONE E LIBERTÀ
di Marvi Maggio
Edizioni perUnaltracittà 2022
La partecipazione pubblica è in potenza uno degli ingredienti della costruzione di nuovi rapporti sociali non alienati e di un nuovo rapporto sinergico con la natura non umana. In questa direzione si muovono già gli abitanti e cittadini attivi, che interpretano il patrimonio territoriale come bene comune. Si tratta di affrontare la discussione sociale e collettiva sulle alternative all’organizzazione economico sociale esistente e quindi anche sull’attivazione di un nuovo motore economico capace di sostituire il capitale. Contemporaneamente è necessario disporre di conoscenza critica e riflessiva, e quindi antagonista, al sistema economico e sociale, spazio temporale, esistente. Ma come si produce la conoscenza critica e riflessiva? Per scoprirlo analizzeremo il regime della verità, la tensione tra oggettivo e soggettivo, la capacità riflessiva, e come i soggetti singoli e collettivi possano costruire conoscenza oggettiva a partire dal proprio punto di osservazione come abitanti del territorio. Esiste un rapporto complesso e profondo fra produzione della conoscenza e pratica dell’appropriazione degli abitanti del territorio: la partecipazione deve essere capace di ampliare i confini del possibile e contribuire alla pratica dell’appropriazione del tempo e dello spazio, che è pratica di libertà.
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